A N T O N I O P I S A N O DIZIONARIO DIALETTALE ENCICLOPEDICO CALABRESE Morèndu l’ homu, mora puru ‘a lingua Ed orvicàtu puru ‘stu dialèttu Ch’ ammènzu a ccentumìla si distingua ( Antonio pisano ) Parole 93. 097 Paragrafi 9. 959 Pagine 279 Gasparrina Gasparina Gasperina Epoca Normanna Epoca Murattiana Epoca St. Albertino 1100 1815 1848 2 0 1 3 1 ANTONIO PISANO IL MIO DIZIONARIO LA MEMORIA FA LA STORIA ! Parole 93. 097 Paragrafi 9. 959 pagine 279 ( Questo lavoraccio “casalòru” , raccolto su pezzi di carta e blocchetti notes , e su modelli per tagliare > ‘a sola > suola > sòlea, mentre costruivo o riparavo scarpe seduto davanti al mio deschetto, mi impegnò continuamente a raccogliere vocaboli dialettali del mio paese ove sono nato il 17 aprile 1934 e dove per 14 generazioni i miei avi, bisavi, trisarcavoli ecc . vissero , e non camparono… < in Gasperina. Le mie scuole elementari non mi permettevano di conoscere parole italiane come : > Catalogare, ibrido, fonema; genesi, indicibile, disconoscenza; onomatopèa, vestali del dialetto; come i nomi propri : Gresham 1) Rolfhs 2) altrove … privi di note ) Ho letto questi vocaboli in “ Parole e altro “ di Gori Celìa , “ gasperinese” , l’autore intende dire di essere nato in Gasperina, ma leggendo il suo “vocabolario dialettale “ , il dubbio è rimasto ad altri, come è rimasto in me, che non è gasperinese originale; potevo usare il vocabolo autòctono , per far capire che sono > studiàtu < ovvero, uno che sa, ma sono e sono erede di calzolai e me ne vanto. Ma “ sùgnu sèmpa, e rrèstu casalòru ‘e Gasperina e mmi nda vàntu ! “ Questo mio Dizionario lo ho elaborato per i gasperinesi, non per intellettuali di elevata cultura italiana… tedesca… o polacca … L’ho reso ricco di note storiche locali, nonché, di un pizzico di polemica con questo vostro Gori Celìa, e inoltre di grandi personaggi della Letteratura italiana . (Vedi l’indice dei nomi citati e la bibliografia) Se leggerai qualche refuso, spetterà a te, amico lettore, correggerlo . 1) Gresham (Tommaso) . Negoziante inglese, fondatore della Borsa di Londra . 1519 + 1579 . 2) Rolfhs o Rohlfs . Grande medico e viaggiatore tedesco autore di un vocabolario calabrese 1831 + 1896 (?) 2 Ringrazio Mio padre – Pisano F. sco Paolo - (Gasperina: 1875 + Gasperina 1953 ) Mia madre - Paparo Maria “Cela” - (Gasperina: 1895 + Nova Milanese 1984 ) Mia sorella – Pisano Marianna - (Gasperina: 1931 + Nova Milanese 2011 ) per avermi educato , seduto al focolare , con l’ idioma ereditato dagli Avi . Le mie figlie : Arianna – Paola – Mariùzza – per la loro attiva collaborazione . A loro dedico 3 SOMMARIO 1 Il dialetto 2 Accorgimenti grammaticali 3 Accenti fonici, tonici e raddoppiamenti sintattici, apostrofo/spirito greco /. 4 Dha – dhà – dhe – dhi – Dho - dhu : suono aspro, dentale,palatale. in migliaia di casi sostituiscono la –L- semplice o la –LL- doppia. 5 Dizionario dialettale di Gasperina pagina 12 . 6 H – àcca – lettera muta convenzionale, non ha voce e suono. 7 hF – effe, preceduta dalla muta –H- indica l’aspirazione gutturale della consonante successiva con fiato sforzato, direi come una gorgia, ma si deve sentire in modo sfumato la consonante -F - : farìna = hfarìna , suono aspirato, diremmo come in arabo, 8 Erre – R – raddoppia la successiva consonante per la logica della nostra pronuncia dura, forte, marccàta : scarparo > scarppàru . 9 Elenco dei gasperinesi caduti in guerra – pagina 50 . 10 La lira , moneta; vedi la voce : lìra – èuro . 11 Paradigmi > vedi vocaboli: hfalignàma- sàrttu – scarppàru- 12 Tutti i Presidenti del Consiglio in Italia pagina 157 13 Tutti i Presidenti della Repubblica italiana pagina 199 14 Tutti i Sommi Pontefici –elenco cronologico pagg. 189-196 . 15 Elenco cronologico Arcipreti e Curati di Gasperina (1600 –2013 ) vedi la voce > Prèviti pagina 200 16 Elenco cronologico di tutti i sindaci di Gasperina pagg. 226-227 17 I Re d’Italia pagina 200 18 Terremoti-Scala > Mercalli, pagina 230 > Richter . pagina 231 19 Storia – ‘U ROSARU - IL ROSARIO - pagina 202 20 Il numero > 3 < vedi la voce > Trì < pagina 238 21 Indice dei nomi notàbili citati in questo dizionario. pagina 266 22 Indice dei nomi citati - vedi - Verdi Giuseppe- pagina 270 23 Tutte le Opere di Giuseppe Verdi pagina 274 24 Bibliografia . pagina 275 4 Antonio Pisano CENNO AUTOBIOGRAFICO Il Poeta, è nato a Gasperina in Via Trento, 5 – 17 Aprile 1934. Secondo figlio di Francesco Paolo, artigiano e proprietario di fondi rustici dotali, di Paparo Innocenza Maria, proprietaria di fondi rustici dotali. Da bambino frequentò le Scuole elementari con la maestra Russo e il maestro Massara Cosimo. Al mattino andava a scuole, nel pomeriggio andava a imparare il mestiere ereditato dal padre e degli avi e bisavi, calzolaio. A 14 anni apprende nozioni musicali dal gasperinese Prof. Giuseppe Castanò, con lo stesso, uno strumento musicale facendo i relativi studi. Suona nel Complesso musicale di Gasperina. · 1953 Maggio giorno 3 muore il padre, egli contava 19 anni ed in tale anno parte per Milano (Ottobre 1953), dove si occupa come calzolaio per donna con Mariani in Largo Treves 10. Successivamente, per migliorare la condizione economica, va a lavorare con altri maestri della scarpa per donna ( la scarpa per donna, per la sua struttura, non è come quella per l’ uomo, più semplice, meno complicata, più rustica ); questi maestri sono stati: Quintè, Gianni, Siviero, Gianpiccolo, Granatelli, Paparo Saverio (cugino) in Corso Magenta 45. · 1954 rientra in Gasperina, avendo studiato musica, il Maestro Salvatore Caroleo della Banda musicale di Tiriolo lo volle con se per due anni 55-56 . · 1956 rientra a Milano. Passa il suo tempo libero frequentando: biblioteche, mostre d’Arte e musei. Nel 1956 all’ interno del cortile in Via Medici 7, ( a pochi passi dal Duomo), apre una sua bottega per scarpe per donna. Nel 1957 si iscrive alla Scuola serale di Pittura presso il Castello Sforzesco di Milano ( orario: 18- 20,30 ) Maestro: lo Scultore Carlo Russo, Direttore della Scuola, Arch. Boattini. Contemporaneamente si iscrive alla Scuola serale dell’ Accademia delle belle arti di Brera ( orario: 21- 23) Maestro: il pittore De Amicis ; Il Maestro De Amicis , tutte le sere, finita 5 la lezione, lo invitava a cena al solito ristorante “ Delle Asse “ di Via Marcona (Porta Vittoria). La sera frequenta due scuole d’ arte. · 1958, lavora nella Calzoleria Olimpia di Corso Ticinese 58. In questa calzoleria, gli viene concesso di esporre un suo dipinto: il ritratto di Mike Bongiorno di cm. 200 X 250 firmato e incorniciato, cornice a cassetta di lire 13.000. Qui entra una ragazza per una riparazione di urgenza a una sua scarpa, per una mezza suola che le si era scollata ed entrarono anche: un vescovo accompagnato da un prete per rifare i suoi tacchi (portava ‘u coppulìnu rùssu, ‘na hfàsscja russa e ‘i scàrppi cu’ ‘a hfìbbia larga). La ragazza, il vescovo, il prete, sedettero nel retrobottega; prima di servire il vescovo, serve la ragazza che di tanto in tanto scambiava qualche parola come con gli altri astanti. Serviti i signori, pagarono alla cassa ed andarono via. Il giorno appresso, quella ragazza tornò – Pisano assente - dicendo alla Signora Olimpia : “ Mi fa una cortesia, può consegnare al suo lavorante questo biglietto? “. Tornato che era, la Signora Olimpia, ridendo gli disse: “ Antonio, quella ragazza di ieri, ti ha lasciato questo biglietto,”ma te la conoscevi ? “ Mai vista prima, Signora ! biglietto con su scritto: “Questo è il mio indirizzo e il numero del telefono, mi chiami ! “. Era la donna “ milanese ” che il 25 Giugno, nella Basilica di S. Eufemia diventa sposa del Pisano dinanzi a Monsignore Don Giuseppe Colombo ( Rosina Martorana, dei Martorana di Palermo e di Riesi ) che le diede tre figlie: Arianna, Paola, Mariuzza. · 1959 – Il 18 Aprile ore 20,50, prima de “ Il Musichiere “ , Mike Bongiorno lo presenta alla Televisione di Stato sul Primo Canale in veste di pittore e poeta facendo vedere dei dipinti del Pisano e facendogli cantare una sua canzone in dialetto calabrese “ Hfuntàna ‘e Prùppu “ , il 2 Giugno ore 20,50, prima de “ Il Musichiere “ lo ripresenta con il Maestro D’ Amico, pianista e con il grande cantante Bruno Rosettani, per cantare la canzone “Hfuntàna ‘e Prùppu” su 6 parole e musica di Pisano. 1963 il 28 Novembre, giornale quotidiano - Corriere Lombardo – dedica un servizio al poeta calabrese ( Mario Galimberti ) , il 2 Marzo, il giornale settimanale - Nuova Brianza – dedica un servizio al poeta calabrese calzolaio con foto del Pisano e Bongiorno ( Dr. Augusto Pozzoli ). · 1967 , il 7 Maggio, il Dr. Piero Scaramucci, si presente a casa di Pisano e fuori i mezzi della RAI, per intervistare il poeta , non è stato possibile perché rifiutò, lo convocò presso la Sede Rai di Corso Sempione 27 per la radiotrasmissione delle ore 14,30 “ Il Gazzettino Padano “ dove andò e declamò il Carlo Porta, grande poeta dialettale milanese in traduzione calabrese. · 1980 31Ottobre ore 14 – Telespazio Cultura Calabria – di Catanzaro Il Dr. Domenico Teti , presenta Pisano e la sua raccolta di poesie “ Musa Bruzia ”. 1982 Febbraio. Il mensile “ Orizzonti Turistici “ di Catanzaro, dedica una (1983) pagina intera al Pisano poeta ( S. A.). 1985 Il mensile “ Amici di Papa Giovanni “ Via Ceradini,1 in Milano, dedica al Pisano poeta, una intera pagina pubblicando un sonetto per Papa Roncalli. 1985 Napoli – I° Premio- al poeta Pisano,(Concorso di Poesia dialetti del Sud ) HA SCRITTO : 1985 Comedia : “Inferno - Purgatorio - Paradiso “ di Gasperina, versi endecasillabi 2441 in lingua . 1998 Rimario poetico dialettale – Volume I° vocaboli 11780 . L'8 Febbraio ore 14 : Mike Bongiorno lo presenta alla “ Ruota della fortuna “ · “ 2003 23 Luglio ore 19,30. -R.A.I. TRE – manda in onda l’ intervista di Pietro Melìa, giornalista, fatta al poeta Pisano nella propria casa di Gasperina. 7 Antonio abate, Protettore dei dialetti d’Italia che sono 1.100 . Festa 17 gennaio. DIALETTO IDIOMA Particolare maniera di parlare; linguaggio proprio di una comunità locale. Idioma materno, lingua parlata, gergo dei nostri arcavoli, avi, bisavoli, trisavoli. Alito del nostro alito, carne della nostra carne, sangue del nostro sangue, vita di nostra vita, vita dei nostri antenati. DIALETTO . Parlata quotidiana / idioma particolare di una borgata,paese,regione . Àscoli ( Graziadio Isaia), filologo, glottologo, si occupò dei dialetti d’Italia. (1829 + 1907 ) IL DIALETTO CALABRESE : Il nostro dialetto ha pronuncia : ASPRA - DURA – FORTE – MARCATA . “ S’io avessi le rime aspre e chiocce , “ ( Dante. I- XXXII- 1 ) Nello scrivere il dialetto, è necessario IL RADDOPPIAMENTO SINTATTICO di talune consonanti della : C ; D ; G ; P ; R ; S ; Z , come si evidenziano nella pronuncia . Esempi : Addùru : odore . Chjàcchjara : chiàcchiera . Cìcciu : Francesco . Cusscìnu : cuscino, guanciale . Ggiògghju : loglio . Pèppa : Giuseppe . E Ppèppa è bbònu: e Giuseppe è buono. Pìssciacàna : pescecane. (se scrivessi : pìsciacàna, dopo la > pì < il suono diventerebbe debole , smorzato e dolce . Pèppa : Giuseppe Zzàzzarra : zazzera; capelli arruffati, nodosi, non puliti e non pettinati. Màmmata : tua mamma . Pàtratta : tuo padre . Ògghju : olio . Pìsscia : pesce. Pìssciàzza : piscia, orina . Òrggiu : orzo . Agghjalòru : calazio, orzaiolo . Zzàccanu : Stazzo. 8
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