a r elements e 4 1 0 a2 e r b o t t o / e r 1b m e t t e s o t t 3ge o 0 r € 22,0 el p m d /Belgiu arti 04 n° 46) art. 1 comma 1, DCB Bologna €pain 22.00/Switzerland CHF 30,00/USA $ 40.95 6 rivista di architettura e 0 S 2 / / 0 2 0 27/0 € 22. nv. al o g 3 (c ortu dizione in abbonamento postale - D.L. 353/200 €€any 24.80/UK GBP 19.50/Greece 22.00/P A - spe /Germ ne Sp 39.95 Álvaro Siza / Alberto Campo Baeza / Vo Trong Nghia Architects / David Chipperfield Architects / alia AD Rivista Bimestrale/Poste It € Italia 12,00Canada C Andreas FuhArdimepatn /n GRaadbiroineillceAa H racährhceihatel eAkrt suAsroercc /hiai tAtei rk/cte hMnit eV/cR tCuDr+VeS P/ /r os Ltjuuedscsito i/+ P HlHiasEbltNeornO P MiatriEntnNeerOra /rN ies p/sb /Pre dazreoqs uvigiotennt oEfosll cr/iuc Ishn sêbhsaa tLuhosrbeoono m// design focus bathroom essay II Alfonso Morone VI Paolo Giardiello interview VIII Roberto Lazzeroni, Andrea Lupi zoom XII Duravit per uno spazio di grandi contrasti! object XVI Tavola, Tavoletta, Andrea Crosetta/Antrax XVII Texture Collection, Meneghello Paolelli Associati/Fima Carlo Frattini XVIII Azuley, Meneghello Paolelli Associati/Artceram XIX SML, Grohe design department/Grohe XX Focus, Hidra design department/Hidra XXI Milanoslim, Franco Sargiani/Fantini XXII Bucket, Giovanna Talocci/Scarabeo XXIII Intersezione, Luca Scacchetti/Gattoni Rubinetteria XXIV Silence e Reflection, Cosentino design department/Cosentino Group XXV pura 5000 new, duka design department/duka XXVI Vitalo, King & Kiranda/Zehnder Group Italia XXVII Bonola, Jasper Morrison/Ceramica Flaminia XXVIII Specchi per bagno, J&J design department/J&J XXIX I Naturali, Laminam design department/Laminam XXX District Garage, Refin design department/Ceramiche Refin XXXI Déco d’Antan, Tagina design department/Tagina Ceramiche d’Arte XXXII Juta, Lorenzo Palmeri/Stone Italiana (con Jannelli&Volpi) XXXIII Onda, Benzima/Romagna Plastic XXXIV review showroom XL Showroom Marazzi, Milano factory XLV Casalgrande Padana II design focus essay mediterraneo: artigianato e produzione nell’uso della ceramica in architettura mediterranean: ceramics in architecture between crafts and production text by Alfonso Morone Attraverso la produzione ceramica si concretizza l’idea del Mediterraneo come “cicatrice” tra cultura occidentale e orientale. Un mondo concreto che si trasforma in un racconto fiabesco con l’esplosione del colore. The ceramic production is an embodiment of the idea of Mediterranean as a “scar tissue” between the Western and the Eastern culture. A concrete world which is transformed into a fairy tale with an explosion of colour. Agli inizi degli anni Cinquanta Paolo Soleri, dopo un primo soggiorno Ma, nonostante questi retroterra, l’opera di Paolo Soleri è un unicum negli Stati Uniti, rientrò in Italia. Dopo aver trasformato un pulmino che non tralascia mai le necessità di un opificio industriale moderno, nella sua casa-studio itinerante, iniziò un viaggio lungo la penisola che le richieste della famiglia Solimene di Vietri sul Mare, le sue esigenze lo porterà anche sulla costiera amalfitana. Si ferma a Vietri sul Mare e la sua identità. A ben vedere questo senso di continuità è proprio per apprendere l’antica arte della ceramica. Qui incrocia la famiglia l’elemento che in maniera più evidente lega un luogo, il Mediterraneo, di ceramisti Solimene che lo incarica di realizzare la loro nuova alla sua cultura materiale attraverso un tipico processo di lavorazione fabbrica. Essa resta una delle realizzazioni architettoniche che riesce, identitario, come quello ceramico. chiaramente, a trasferire in un opificio l’intima consapevolezza del Ricostruire gli intrecci che hanno portato alla diffusione della processo ceramico e la sua ancestrale poetica. produzione ceramica nel bacino del Mediterraneo, significa, infatti, La struttura compositiva della fabbrica è caratterizzata da verticalità e inevitabilmente parlare di popoli, di rotte, di culture, in una sorta di circolarità, aspetti che nascono dall’emulazione del processo al tornio racconto d’avventura che, superando gli ambiti specifici, contribuisce a con cui si modella, plasmandolo dal fondo verso la cima, il vasellame. dare un senso più generale e concreto all’idea stessa di Mediterraneo. Un ulteriore suggerimento verso il dimensionamento prevalentemente Una storia che, pur avendo a soggetto l’evoluzione di una produzione verticale è dato dai tradizionali forni di cottura a legna, che si materiale nel tempo, come in un racconto acquerellato di Corto sviluppavano fortemente in altezza. La fabbrica si articola attraverso Maltese, ci parla attraverso i colori e le forme, delle vicende dei tanti una serie di volumi cavi, svasati verso l’alto in modo da convogliare popoli che hanno abitato nei secoli il Mediterraneo e che hanno verso l’interno il massimo della luce, lasciando alla superficie di facciata gettato le basi della stessa storia dell’uomo. Per primi cretesi e micenei, la funzione di tessitura grafica. successivamente macedoni, romani, bizantini e poi subito dopo All’interno una rampa elicoidale parte dal piano terra, ove insiste l’Islam. Attraverso la produzione ceramica si concretizza l’idea stessa l’area commerciale ed espositiva, giungendo sino ai livelli superiori, del Mediterraneo espressa da Braudel come “cicatrice” tra la cultura ove avviene la lavorazione. Una spettacolare selva di pilastri a vista occidentale e quella orientale. Un mondo concreto che si trasforma in crea la maglia strutturale capace di tenere assieme una tale complessità un racconto fiabesco con l’esplosione del colore. spaziale, utilizzando la rampa come elemento di irrigidimento La ceramica, nelle sue varie applicazioni locali, concretizza l’idea di orizzontale.L’idea ciclica, continua, dello spazio come percorso è Gillo Dorfles dell’esistenza di una “peculiarità creativa“, che accomuna evidentemente legata all’ organicismo del Gugghenheim Museum le genti dell’Africa Settentrionale, delle penisole greca, italiana, iberica, di New York di Wright. con le sponde dell’Asia Minore e le grandi isole di Sardegna, Sicilia, All’esterno la facciata è costituita da una serie di volumi tronco conici Creta e Malta e che unisce nel tempo le generazioni. con un andamento ondulato, connessi da vetrate triangolari aggettanti. Tinte marezzate, luminose e forti, che attraverso le decorazioni L’elemento caratterizzante del rivestimento è il componente ceramico, ceramiche si diffondono in tutto il Mediterraneo. Il blu persiano, costituito da dischi regolari disposti in file. Fondi di vasi in terracotta, ricavato dalla macinazione delle pietre di lapislazzuli, il cobalto, le antiche “mummarelle” pervenuteci dall’architettura romana, lasciate il verde smeraldo ed il bianco, in una ricerca che usa a modello grezze o smaltate verde bottiglia, che – annegate nel calcestruzzo – l’universo dei colori che proviene dalla quotidiana esperienza rivestono e decorano la facciata. Questa trama rappresenta il legame del mare. più evidente con il luogo, ma anche un modo molto semplice, ancora Proprio il mare è alla base di altri due progetti, differenti per epoche oggi efficace dopo cinquant’anni dalla sua messa in opera, per ridurre e progettisti, ma che confluiscono nel medesimo modo di utilizzare i problemi legati alla coibentazione ed alla manutenzione in facciata. in maniera, assieme, localistica ed universale, la ceramica. L’uso adeguato di un materiale diviene, in questa parte dell’edificio, Il primo è l’Hotel Parco dei Principi di Sorrento progettato nel 1962 un legame con la storia, con la cultura materiale ed antropologica da Gio Ponti. del luogo in un senso di continuità con una produzione antica che All’interno i motivi decorativi delle ceramiche dei pavimenti e i ciottoli affonda le sue radici lontano, nel mondo arabo, nella diffusione in tutto bianchi e blu incastonati nelle pareti verticali formano un sistema il Mediterraneo di una tecnica, che permette, a partire dalle cupole decorativo generato, evidentemente, dai paesaggi marini circostanti. maiolicate policrome di cui è punteggiata la costiera di produrre un Ponti riproponendo gli accostamenti fatti per le ville Arreaza a linguaggio completamente moderno. Caracas (1956) e Nemazee a Teheran (1957-64), applica anche L’uso contemporaneo di una struttura muraria ondulata nella facciata a Sorrento il principio della bicromia e disegna 30 decori diversi in e del suo completamento mediante piccoli punti di colori, pixel che bianco e blu usando un solo modulo di piastrella 20×20cm. Per ogni ne esaltano la trama, creano un effetto di moto continuo che, ancora camera individua una serie cromatica, ottenendo così cento diverse una volta, rimanda ad una superficie marezzata, ma anche ad un combinazioni, corrispondenti esattamente al numero delle stanze movimento plastico continuo, come quello della materia ceramica non dell’Albergo. Al piano terreno per gli spazi comuni, reception, hall, ancora cotta. L’associazione visiva più immediata è allora con Antoni sala fumatori, ristorante e bar, la decorazione si applica anche sulle Gaudì, in special modo attraverso la teoria di alberi pietrificati del pareti verticali con le placche murate di maiolica bianca e azzurra Parco Guell a Barcellona. dell’amico artista Fausto Melotti. IV design focus essay L’ideale conclusione di questo nostro breve percorso può essere continuous space as itinerary is clearly linked to the organic quality of individuata nella stazione Toledo della Metropolitana di Napoli, Lloyd Wright’s Guggenheim Museum in New York. The external façade recentemente progettata dall’architetto catalano Óscar Tusquets Blanca. consists of a series of frustum volumes with an undulated development, Nel passaggio verso il sottosuolo, dopo aver attraversato le prime connected by projecting triangular windows. It is characterized by the rampe delle scale mobili in cui domina il color ocra del rivestimento, facing elements, consisting of regular discs arranged in rows. Bottoms riferimento al tufo napoletano dell’edificato, il superamento della quota of terracotta vases, shaped as the ancient amphorae which have sottostante il livello del mare è segnato dall’ingresso nella Galleria reached us from Roman architecture, unglazed or with bottle green del Mare in cui Bob Wilson, volendo ricreare la mobilità ed i colori glaze, which – immersed in the concrete – cover and decorate the dell’habitat acquatico, ha utilizzato un rivestimento ceramico mosaicato façade. The pattern formed by these elements represents the most a motivi marini. evident bond with the location, but it is also a very simple way, which In the early Fifties Paolo Soleri returned to Italy after his first sojourn in still works efficiently today, fifty years after its realization, to reduce the the United States. After transforming a small bus into his first travelling problems associated with insulation and maintenance of the façade. home-studio, he began a journey across the peninsula, during which he The adequate use of a material in this part of the building becomes also visited the Amalfi coast. While staying at Vietri sul mare to learn a link with history, with the material and anthropological culture of a the ancient art of ceramics, he met the Solimene family of ceramists and place, creating a sense of continuity with the ancient tradition of pottery was entrusted with the task of designing their new factory. This building which has distant roots in the Arab world and the diffusion in the still remains an example of work of architecture which clearly succeeds entire Mediterranean of a technique which allows, like the polychrome in turning an appreciation for the ceramic process and its ancestral majolica domes to be found here and there along the coast, to produce fascination into a factory. a completely modern language. The compositive structure of the factory is characterized by vertical and The contemporary use of an undulated masonry structure on the façade circular developments, inspired by the process of turning at the wheel, and its completion with small points of colours, pixels which exalt its where the vases are moulded in an ascending movement. The traditional web, create an effect of continuous movement which, yet again, evoke wood-fired kilns echo this vertical development. The factory building a marbled surface, but also a continuous plastic movement like that of is organized in a series of hollow volumes that flare upwards so as to unfired clay. The most immediate visual association is with Antoni Gaudì, allow as much daylight as possible in the interior, while the surface of and especially his row of petrified trees at the Park Guell in Barcellona. the façade gives the aggregate a graphic texture. Inside the building But in spite of these references, Paolo Soleri’s work is a unicum which a helical ramp starts at the ground floor, which houses the commercial never neglects the requirements of a modern industrial factory, the area and the showroom, connecting it to the upper floors where the requests of the Solimene family at Vietri sul Mare, its needs and its crafting takes place. A fascinating forest of pillars left in view forms identity. An attentive observation shows that this sense of continuity the structural web capable of connecting this spatial complexity, while is precisely the element which most evidently links a place, the the ramp serves as horizontal bracing element. The idea of cyclical, Mediterranean, to its material culture through a characteristic craft as Nella pagina precedente: vista generale e dettaglio della facciata della fabbrica di Solimene (foto di R. Giardiello). In questa pagina: vista generale dell’interno della fabbrica (foto di R. Giardiello). On previous page: general view and detail of the façade of the Solimene’s factory (photo by R. Giardiello). In this page: interior total view of the factory (photo by R. Giardiello). that of ceramics. In fact, to reconstruct the interactions which have led to in the walls, form a decorative system which is clearly inspired by the the diffusion of pottery in the Mediterranean basin inevitably means to surrounding seascapes. Ponti reproposes the combinations used in speak about peoples, routes and cultures in a kind of adventure which, two villas, the Arreaza in Caracas (1956) and Nemazee in Teheran going beyond specific contexts, contribute to give a more general and (1957-64), adopting two colours also in the design in Sorrento, where concrete meaning to the very idea of Mediterranean. A story which, he designs 30 decorations in blue, using a single tile module measuring even if it concerns the evolution of a traditional craft over time, speaks 20x20cm. He identifies a chromatic series for each room, thus creating to us like a water-coloured story by Corto Maltese, about the colours a hundred different combinations, which corresponds exactly to the and the forms, the vicissitudes of all the peoples which have made number of rooms of the hotel. In the public areas on the ground floor – the Mediterranean its home over the century, laying the foundations the reception, hall, smoking room, restaurant and bar – the decoration for the very history of mankind. First Cretans and Mycenaeans; later is also applied on the walls, where panels in white and blue majolica Macedonians, Romans, the Byzantine and, immediately after them, created by his friend, the artist Fausto Melotti, are mounted in the walls. Islam. The ceramic production is an embodiment of the very idea of We may conclude our short itinerary with the Toledo station of the Mediterranean, expressed by Braudel as a “scar tissue” between Subway of Naples, recently designed by the Catalan architect Óscar the Western culture and the Eastern one. A concrete world which is Tusquets Blanca. transformed into a fairy tale with an explosion of colour. In its various In the corridors that lead from the surface to the underground area, after local forms, ceramics bear witness to Gillo Dorfles’ idea of the existence having passed the first escalators where the ochre colour of the surface of a “creative peculiarity” which brings together the people of North dominate, echoing the Neapolitan tufa stone of the buildings, the level Africa, the Greek peninsula, Italian, Iberian, with the shores of Asia which descends below sea level is marked by the entrance to the Ocean Minor and the great islands of Sardinia, Sicily, Creta and Malta, uniting Tunnel in which Bob Wilson, wanting to recreate the mobility and colour the generations in time. of the water habitat, has faced the walls with ceramic mosaics, covering Marbled, luminous and intense colours have been diffused through them with marine motives. ceramic decorations in the entire Mediterranean basin; Persian blue, obtained by grinding lapis lazuli stone, cobalt, emerald green and Bibliografia / Bibliography white, in a research inspired by the universe of colours characterizing the sea. – F. Braudel, Il Mediterraneo, lo spazio, la storia, gli uomini It is precisely the ocean which has served as inspiration for another two e le tradizioni, Bompiani, Milano, 1999. projects, in different periods and by different designers, united by a – G. Dorfles, “Medesign” tra mito e realtà, in Fagnoni Raffaella, similar way to combine the local and universal properties of ceramics. Gambaro Paola, Vannicola Carlo, Medesign_Forme del The first is the Parco dei Principi Hotel in Sorrento, designed by Gio Mediterraneo, Alinea Editrice, Firenze, 2004. Ponti in 1962. In the interior the decorative motifs of the ceramics – Enrico Sicignano, Paolo Soleri. Fabbrica di ceramica a Vietri used to cover the floors, and the white and blue pebbles embedded sul Mare, in “Costruire in laterizio” n. 61, 1998. VI design focus essay l’intimità condivisa a shared intimacy text by Paolo Giardiello Il bagno è un luogo dello spazio Per introdurre il tema dei luoghi destinati alla cura del corpo e all’igiene, architettonico fortemente e le loro dotazioni, può essere utile riferirsi a due casi emblematici – condizionato dall’uso che un oggetto e uno spazio – che servono a comprendere il senso reale, richiede prestazioni elevate oltre l’indispensabilità funzionale, di tali ambienti. Il primo, l’oggetto, e specifici apparati per svolgere è la Fontana di Marcel Duchamp, ready-made realizzato nel 1917 con le azioni a cui è deputato. un orinatoio capovolto; il secondo, lo spazio interno, è il bagno della The bathroom is a place in an camera padronale di Ville Savoye, di Le Corbusier, progettata nel 1928. architectural interior which Questi due riferimenti rappresentano, ognuno nel suo genere, due is strongly conditioned by its interpretazioni della forma e del linguaggio, dello spazio e della use, which requires a high funzione, che hanno esplicitato e mutato, direttamente o indirettamente, performance and il modo di intendere, sia gli strumenti e gli apparati necessari allo specific devices. svolgimento delle azioni in tali luoghi, sia il senso di un ambito così privato; quindi, il modo con cui esso può essere articolato, ovvero entrare in relazione con altri spazi. L’orinatoio, usato provocatoriamente dall’artista francese a svolgere la funzione di “fontana”, colpisce in quanto la sua forma, assolutamente riconoscibile da chiunque, resta, per quanto ruotata, indelebilmente collegata alla sua finalità più prosaica. Il bagno è infatti un luogo dello spazio architettonico – come la cucina in ambito domestico o la sala operatoria nell’edilizia ospedaliera – fortemente condizionato dall’uso che richiede prestazioni elevate Le Corbusier, Poissy, villa Savoye, 1928 (foto di Paul Koslowski © Fondation le Corbusier). Le Corbusier, Poissy, villa Savoye, 1928 (photo by Paul Koslowski © Fondation le Corbusier). e specifici apparati per svolgere le azioni a cui è deputato; apparati activities characterizing these places and the meaning of such a private che poi, anche se avulsi dal contesto, se utilizzati per rappresentare environment, and thus the way in which it may be articulated; or in other altro, continuano ad evocare la funzione originaria. La loro forma, nata words how it relates to other spaces. da necessità tecniche e pratiche, é essa stessa linguaggio, espressione The urinal, as the French artist has provokingly presented as “fountain” divenuta simbolica della funzione. is striking in that its form, recognized to anyone, indelibly remains linked Funzione che Le Corbusier reinterpreta con il suo progetto, dove il to its more prosaic purpose even if it has been turned upside down. bagno non é più un ambiente delimitato, chiuso e distinto dal resto della In fact, the bathroom is a place in an architectural interior – in the casa, ma é scomposto in sotto-ambiti funzionali, ognuno col suo livello same way as the kitchen in the home and the operating theatre in a di privacy e quindi di condivisione di momenti da vivere con chi usa hospital – which is strongly conditioned by its use, which requires a high i medesimi spazi. Il bagno padronale di Ville Savoye, infatti, relega performance and specific devices; and the latter, even if removed from in un ambito chiuso solo la parte funzionale più intima mentre pone, its context, if used to represent something else, continue to evoke their in corrispondenza dell’accesso della stanza, bene in vista, il lavandino, original function. Their form, which is the result of technical and practical la vasca, e la celebre chaise longue in piastrelle a ridosso del letto necessities, is language as such, an expression which has become matrimoniale. Le singole azioni che si svolgono nel bagno vengono symbolic of the function. separate, la funzione é riletta in momenti caratterizzati da diversi livelli It is a matter of a function which Le Corbusier reinterprets in his project, di intimità, i pezzi igienici vengono mostrati come preziose icone della where the bathroom is no longer a defined, closed environment which is modernità, prive di decorazioni con cui smorzare l’aspetto funzionale. distinguished from the rest of the home, but is decomposed in functional Anzi, proprio il portato simbolico di tali componenti, altrimenti viste solo sub-environments, each with its level of privacy and thus of sharing of come strumenti tecnologici, diviene il modo per affermare l’assolutezza living with those using the same spaces. In fact, the master bathroom of e la schiettezza del moderno, privo di sovrastrutture linguistiche. Ville Savoy only relegates the most intimate functional part to a closed Un altro lavandino, infatti, fa bella mostra di sé, al piano terra della environment, while the washbasin, the tub and the famous chaise longue villa, in corrispondenza dell’ingresso, nel tratto che porta dal garage in tiles next to the double bed are placed in full view, by the entrance alla rampa di accesso, ben visibile da tutti nella sua essenzialità, to the room. The single actions which take place in the bathroom are sconvolgendo ogni criterio di decoro o di decenza, a sottolineare separated; the function is reinterpreted in moments characterized by il bisogno di igiene, prima di entrare in casa, dopo un viaggio con different levels of intimacy, the fixtures are displayed like precious icons una lussuosa Citroën Type C o, successivamente, con una innovativa of modernity, deprived of decorations that distract the attention from their Traction Avant. functional aspects. Indeed, precisely the symbolic significance of these Rispetto al panorama odierno, sia di luoghi per la cura del corpo, sia di functions, otherwise considered merely as technological instruments, design di pezzi igienici, i due esempi servono per tornare sul significato become a means of asserting the absoluteness and purity of modernism che tali ambienti, con le proprie componenti, posso esprimere, oltre il and its lack of linguistic superstructures. mero assolvimento di bisogni pratici. L’attualità presenta la tendenza In fact, another washbasin is featured on the ground floor of the villa, a disegnare oggetti per il bagno sempre meno riconoscibili come tali, by the entrance, in the passage connecting the garage with the entrance pezzi sofisticati che, “quasi per caso”, sono in grado di svolgere la ramp, as if on display, overturning every criterion of decorum and loro funzione primaria, perseguendo linguaggi, materiali e morfologie decency, to stress the need of cleaning before entering the house after inediti, nel continuo tentativo di affrancarsi dall’originaria immagine a trip in a luxurious Citroën Type C or, subsequently, an innovative nota a tutti. Non solo, un certo minimalismo supportato dalla tecnica Traction Avant. suggerisce finanche l’annullamento di dettagli e supporti che si é soliti With respect to the contemporary scenario, both with regard to places vedere in tali ambienti, proponendo oggetti quasi privi di consistenza for physical wellness and the design of bathroom fixtures, the two fisica. All’opposto però di tale esasperata ricerca tesa a cancellare examples serve to return to the significance these environments and l’immagine stereotipata del bagno attraverso il design delle parti, lo their components may express, in addition to merely meet practical spazio del bagno é sempre più tradizionale, certo a volte trasparente, requirements. The current situation is characterized by a tendency altre volte condiviso o localizzato in maniera originale nello spazio, to design items for the bathroom that are less and less recognizable comunque ben lontano dalle soluzioni rivoluzionarie degli inizi del as such; sophisticated objects which almost “incidentally” succeed Movimento Moderno. Di nuovo “stanze”, ambienti chiusi e delimitati, in performing their primary functions while pursuing completely new espressione di principi desunti, prevalentemente, da schemi di vita languages, materials and morphologies in a continuous attempt to codificati, promossi dai media e da banali cliché culturali. Una liberate themselves from the original image known to everyone. Not riflessione su ciò che deve rappresentare la cura del corpo, la ricerca only, a certain minimalism sustained by technique even suggests the del benessere fisico, l’igiene personale nella nostra società – insomma cancellation of the details and supports which are usually found in l’intimità e la partecipazione – dovrebbe condurre, anche utilizzando such areas, with the result that the objects are almost free from physical oggetti che sembrano quello che sono, a disposizioni capaci di substance. However, this research carried to the extreme limits, aimed suggerire modalità di comportamento, oltre che relazionali, calate nel at cancelling the stereotyped image of the bathroom through the design nostro tempo, in sintonia con le scelte di vita e l’attuale – irrequieta – of its parts, is counterbalanced by an increasingly traditional bathroom cultura dell’abitare. design; while sometimes very transparent, this approach in other cases As introduction of the theme of places dedicated to caring for the feature a shared use of the space or an original localization of the items body and hygiene and the items installed in them, it may be useful to which is, in any case, very different from the revolutionary solutions mention two emblematic cases – an object and a space – which serve characterizing the early years of the Modern Movement. We once more to understand the real sense, as well as the functional indispensability, find “rooms”, closed and limited environments; expression of principles of these environments. The former, the object, is Marcel Duchamp’s that are principally inferred from codified life schemes promoted by the Fountain, the ready-made created in 1917 from an overturned urinal; media and by banal cultural clichés. A reflection on what body care, the latter is an interior, and more precisely the bathroom in the master the pursuit of physical wellness and personal hygiene must represent bedroom of Ville Savoye, designed by Le Corbusier in 1928. in our society – in short, intimacy and participation – should lead, also These two examples both represent, in their respective genres, referring to items that are what they appear to be, to provisions capable interpretations of the form and language of the space and function of suggesting modalities of behaviour, as well as relations, that are which has explicated and altered, directly or indirectly, the way we immersed in our time and that harmonize with the choice of lifestyles understand both the instruments and the devices necessary for the and the current – changeable – culture of living. VIII design focus interview ilbagno, una collezione borghese dall’idea al prodotto: roberto lazzeroni e andrea lupi ilbagno, a bourgeois collection from the idea to the product: roberto lazzeroni and andrea lupi text by Davide Cattaneo
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