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ALMA MATER STUDIORUM UNIVERSITÀ DI BOLOGNA - chittalink PDF

72 Pages·2010·9.76 MB·Italian
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MATR. N. 0000279917 ALMA MATER STUDIORUM UNIVERSITÀ DI BOLOGNA FACOLTÀ DI MEDICINA E CHIRURGIA CORSO DI LAUREA IN INFERMIERISTICA INTERVENTO DELLA PROTEZIONE CIVILE DELLA REGIONE EMILIA-ROMAGNA NEL TERREMOTO DELL’ABRUZZO 6 APRILE 2009 Tesi di laurea in Infermieristica clinica III PRESENTATA DA RELATORE Sara Battistini Prof. Massimo Monti SESSIONE II ANNO ACCADEMICO 2008-2009 "Noi gente delle alture abruzzesi apparteniamo ad un'altra genìa. Gli abitanti delle pianeggianti distese di Lazio e Puglia, mete invernali delle nostre transumanze, ci considerano poeti e visionari. Crediamo nei sogni." Pascal D'Angelo “È facile, o meglio è naturale accorgersi delle cose che abbiamo quando la nostra routine quotidiana subisce un piccolo inconveniente, è facile e naturale dare per scontato che troveremo al nostro rientro a casa le persone che ci vogliono bene ed alle quali vogliamo bene, è naturale sapere che troveremo la nostra casa, comunque sia stata la nostra giornata… …Alle ore 3.32 di lunedi 6 aprile 2009, tutte queste certezze, la casa, la famiglia ,il lavoro, gli amici sono stati spazzati via da un terremoto che sebbene non sia stato uno dei più intensi ha causato ingentissimi danni e richiesto un contributo elevato di vite umane… …Al termine della scossa, non vi era più nulla di certo, se non, per chi è sopravvissuto, la certezza di avercela fatta.1” 1 Tratto da:Frammenti, Diario infermieristico scritto da Gianluca Zaccarelli, Infermiere 118 Romagna Soccorso,sede Ravenna. INDICE INTRODUZIONE 7 CAPITOLO I SIGNIFICATO DEI CONCETTI CHIAVE IN UNA MAXIEMERGENZA 1.1 Incidente maggiore o catastrofe limitata 9 1.2 Evento catastrofico 10 1.3 Definizione di un piano 11 1.4 Fase di allarme 11 1.5 Il concetto di rischio 12 1.6 Il Triage 13 1.7 Direttore dei soccorsi sanitari (DSS) 17 1.8 Responsabile di Triage sulla scena 19 1.9 Check Point 19 1.10 Area di raccolta 22 1.11 l PMA 24 CAPITOLO II L’ ALLERTAMENTO DELLA COLONNA MOBILE DELLA REGIONE EMILIA-ROMAGNA E L’ARRIVO IN ABRUZZO 2.1 In che cosa consiste l’allertamento? 27 2.2 Il personale di Centrale 27 2.3 Il personale U.M.S.S 28 2.4 I mezzi di trasporto e i materiali 29 2.5 L’arrivo nella zona terremotata 37 CAPITOLO III ALLESTIMENTO DEL CAMPO DI PROTEZIONE CIVILE DELLA REGIONE EMILIA-ROMAGNA 3.1 Il personale coinvolto 39 3.2 Gestione emergenza intracampo 40 3.3 Posto medico avanzato (PMA) 44 3.4 Posto di comando operativo (P.C.O.) 48 3.5 Noria di evacuazione e ospedali di destinazione 49 3.6 Area logistica:assistenza alla popolazione 50 CAPITOLO IV PROBLEMATICHE RISCONTRATE DURANTE LA PERMANENZA DELLA PROTEZIONE CIVILE E FUTURE AZIONI DI MIGLIORAMENTO 4.1 Problemi riscontrati in Abruzzo dalla Protezione Civile 59 4.2 Azioni di miglioramento 62 CONCLUSIONI 63 BIBLIOGRAFIA 65 ALLEGATO 67 RINGRAZIAMENTI 79 Introduzione Il terremoto che ha colpito l’Abruzzo, il giorno 6 aprile 2009 alle ore 3.32, un sisma di magnitudo 5,8 della scala Richter2, non ha abbattuto soltanto una regione così fragile come l’Abruzzo, ma la scossa ha penetrato il cuore di tutta l’Italia. In quella notte così fredda, così scura, in mezzo alle strade frastagliate c’era la gente, c’era la disperazione, c’era la morte. La natura aveva deciso di non riposare quella notte. Minuto dopo minuto arrivavano gli aggiornamenti sulla situazione, devastante. Anziani che avevano perso la casa, bambini che avevano perso i propri genitori, studenti che avevano perso la possibilità un giorno di vedersi realizzati, bambini che non potevano più sognare, padri e madri che piangevano disperati la perdita dei loro figli… La seguente Tesi di Laurea vuole mettere in risalto in modo particolare, il grande lavoro che la Protezione Civile, in specifico la colonna mobile della regione Emilia-Romagna, ha fatto in tutto il periodo di tempo che è rimasta in Abruzzo, ovvero fino al giorno 6 novembre 2009, con la chiusura del campo di Villa Sant’Angelo. La Tesi è strutturata nel seguente modo: nel primo capitolo vengono menzionati e spiegati i concetti chiave, le parole chiave che vengono utilizzati in una situazione di maxi-emergenza, nel secondo capitolo viene esplicato come si esegue un’ allertamento nel corso di una maxi-emergenza, qual è il personale che interviene in una situazione di catastrofe e l’arrivo in Abruzzo della colonna mobile della regione Emilia-Romagna. Il terzo capitolo fa riferimento alle linee guida standard per la costruzione di un campo di Protezione Civile, con riferimenti specifici al campo allestito dalla regione Emilia-Romagna. Nel quarto ed ultimo capitolo vengono riportate le problematiche che sono state riscontrate durante la permanenza in Abruzzo da parte della Protezione Civile e le future azioni di miglioramento. In allegato, ho riportato il diario privato scritto da un’infermiere del 118 della sede di Ravenna, che è stato personalmente in Abruzzo nelle prime trentasei ore dopo la catastrofe. Nelle sue pagine, egli descrive la propria esperienza, le proprie emozioni e le sensazioni che ha vissuto nelle ore successive al sisma. 2 Tratto da:www.terremotoinabruzzo.it consultato il giorno 18 gennaio 2010 CAPITOLO I DEFINIZIONE DEI CONCETTI CHIAVE IN UNA MAXI-EMERGENZA: 1. Incidente maggiore o catastrofe limitata Circostanza caratterizzata dal mantenimento delle strutture di soccorso esistenti nel territorio in cui si verifica, dalla delimitata estensione territoriale del fenomeno e dalla limitata durata nel tempo delle operazioni di soccorso ( meno di 12 ore).3 Foto 1 Maxi incidente stradale 3 Tratto da: Gestione dei soccorsi sanitari extraospedalieri, Giancarlo Neri et al,Cesena, anno 2004/2005 pag 6 2. Evento catastrofico Evento che coinvolge, con possibile distruzione, le strutture di comando e controllo esistenti nel territorio colpito; è caratterizzata da un’ elevata estensione del territorio coinvolto, per la qualità della popolazione colpita e per un tempo prolungato delle operazioni di soccorso ostacolate da diversi fattori: distruzione vie di accesso, impossibilità delle radiocomunicazioni, etc… (più di 12 ore).4 Foto 2 Evento catastrofico maggiore: il terremoto (Villa S. Angelo) 4 Tratto da: Gestione dei soccorsi sanitari in caso di maxiemergenza,Giancarlo Neri et al,Cesena , anno 2004/2005 pag 6 3. Definizione di un piano Si definisce piano di emergenza l’ insieme delle procedure operative di intervento da attuarsi nel caso in cui si verifichi l’ evento, effettuato in un determinato luogo.5 Foto 3 Zone colpite dal terremoto, i differenti C.O.M. 5 Tratto da: Gestione dei soccorsi sanitari in caso di maxiemergenza,Giancarlo Neri et al,Cesena, anno 2004/2005 pag 6

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Si definisce piano di emergenza l' insieme delle procedure operative di intervento da . responsabile dell' area di raccolta ( RAR ) e verrà identificato con una casacca di colore Nemitz B. – Le triage des polytraumatisès en gran nombre.
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