Corso di Laurea specialistica in Filologia e Letteratura Italiana Tesi di Laurea Alberto Arbasino e America amore. L'opera enciclopedica e la riscrittura. Relatore Ch. Prof. Ricciarda Ricorda Correlatori Ch. Prof. Aldo Maria Costantini Ch. Prof. Silvana Tamiozzo Goldmann Laureando Chiara Poloni Matricola 820305 Anno Accademico 2014 / 2015 1 2 INDICE: >>> Indice p. 3 >>> Introduzione p. 7 >>> I. BIOGRAFIA ED OPERE DI ALBERTO ARBASINO. RISCRITTURA ED OPERAZIONE VARIANTISTICA. p. 9 I. 1 Biografia p. 10 I. 2 I temi, i generi, lo stile e la riscrittura p. 21 I. 3 Opere p. 47 Il periodo Feltrinelli (1959 – 1971) p. 47 Le piccole vacanze (1957) p. 48 L'Anonimo Lombardo I (1959) – L'Anonimo Lombardo II (1966) p. 51 Parigi o cara (1960) p. 54 Fratelli d'Italia (1963, 1967) p. 56 La narcisata e La controra (1964) p. 60 Certi romanzi (1964) p. 62 Grazie per le magnifiche rose (1965) p. 63 La maleducazione teatrale (1966) p. 64 Off-off (1968) p. 64 Due orfanelle: Venezia e Firenze (1968) p. 66 Super-Eliogabalo (1969) p. 66 Sessanta posizioni (1971) p. 68 I Turchi: Codex Vindobonensis 8626 (1971) p. 69 Il periodo Einaudi (1971 – 1978) p. 69 Le piccole vacanze (1971) p. 69 La bella di Lodi (1972) p. 70 Il principe costante (1972) p. 72 L'Anonimo Lombardo (1973) p. 74 Specchio delle mie brame (1974, 1975) p. 75 La narcisata (1975) p. 77 Amate sponde! (1974) p. 77 Fratelli d'Italia (1976) p. 79 Certi romanzi – La Belle Époque per le scuole (1977) p. 80 Fantasmi italiani (1977) p. 80 Super-Eliogabalo (1978) p. 82 Il periodo Garzanti (1978 – 1985) p. 83 In questo stato (1978) p. 84 Un paese senza (1980, 1990) p. 85 3 Trans-Pacific Express (1981) p. 86 Matinée: un concerto di poesia (1983) p. 86 Il meraviglioso, anzi (1985) p. 88 La caduta dei tiranni (1990) p. 88 Il periodo Adelphi (1993 - ) p. 89 Fratelli d'Italia (1993) p. 90 Mekong (1994) p. 92 Specchio delle mie brame (1995) p. 93 Parigi o cara (1995) p. 94 L'Anonimo Lomabardo (1996) p. 94 Lettere da Londra (1997) p. 94 Passeggiando tra i draghi addormentati (1997) p. 95 Paesaggi italiani con zombi (1998) p. 96 Carlo Dossi e i suoi tempi e Truman Capote e il suo mondo (1999) p. 97 Le muse a Los Angeles (2000) p. 97 Super-Eliogabalo (2001) p. 99 Rap! (2001), Rap 2 (2002) p. 99 La Bella di Lodi (2002) p. 100 Marescialle e libertini (2004) p. 100 Dall'Ellade a Bisanzio (2006) p. 101 Le piccole vacanze (2007) p. 102 L'Anonimo Lombardo (2007) p. 102 L'ingegnere in blu (2008) p. 103 La vita bassa (2008) p. 104 Su Correggio (2008) p. 105 In questo stato (2008) p. 106 America amore (2011) p. 106 Pensieri selvaggi a Buenos Aires (2012) p. 106 Ritratti italiani (2014) p. 107 >>> II. AMERICA AMORE p. 109 II. 1 Alberto Arbasino e la letteratura di viaggio p. 110 II. 2 Il viaggio negli Stati Uniti d'America p. 143 II. 3 America amore p. 160 II. 3. 1 Harvard '59 p. 161 II. 3. 2 Broadway e Suburbia p. 167 II. 3. 3 West Coast p. 178 II. 3. 4 Off – off p. 184 II. 3. 5 Trenta posizioni p. 189 II. 3. 6 Alti luoghi p. 195 II. 4 Osservazioni stilistiche e linguistiche su America amore p. 198 4 II. 5 L'operazione variantistica p. 223 >>> Conclusioni p. 244 >>> Bibliografia p. 247 5 6 INTRODUZIONE: La tesi si divide in due macro-capitoli. Il primo capitolo descrive la biografia e propone una sintetica analisi stilistica, linguistica e contenutistica della produzione di Alberto Arbasino; contiene inoltre un elenco delle riscritture con studio filologico dell'operazione variantistica. Il secondo capitolo traccia l'itinerario della scrittura odeporica di marca arbasiniana. In seguito analizza l'opera America Amore dal punto di vista del contenuto e dello stile. Per concludere formula alcuni ipotesi riguardo alla riscrittura delle sezioni provenienti dai testi Parigi o cara (1960 prima edizione – 1995 seconda edizione), Grazie per le magnifiche rose (1965), Off-off (1968), Sessanta posizioni (1971) – che costituiscono circa 1/3 dell'opera - e dei capitoli che sono riscritture di articoli di giornale dal 1958 ai giorni nostri – che costituiscono i restanti 2/3 dell'opera). Nel corso di questo percorso emergeranno tematiche costanti, motivi ricorrenti, pagine squisitamente odeporiche, articoli giornalistici intelligenti e taglienti, analisi socio-politiche sorprendentemente realistiche e al tempo stesso visionarie, studio antropologico approfondito, infinite pagine di critica della cultura, spettacoli teatrali a non finire, mostre, musei, opere d'arte, onnipresenti reminiscenze letterarie, incontri sorprendenti, conversazioni interminabili ed ininterrotte, festival, concerti, pranzi “in piedi”, vita universitaria americana, visite alla General Motors, al “Monitor” di Boston e a Disneyland. Il corposo volume costituisce un'enciclopedia completa degli Stati Uniti d'America. Si parte dalla prima esperienza all'università di Harvard nel 1959, si prosegue con East Coast, Broadway, West Coast, Ritorni a New York nel '68, il teatro off-Broadway e Off-off-Broadway, Trenta posizioni, e , per concludere, Alti luoghi, ovvero itinerari sparsi nel sud degli Stati Uniti. Gli States vengono analizzati da molteplici punti di vista: cultura, teatro, letteratura, cinema, arte, antropologia, storia, sociologia, aneddoti, tradizioni, geo-politica, panorami, metropoli e suburbia, deserti, personaggi autorevoli, episodi significativi, descrizione sovrabbondante dei luoghi, descrizioni sotto forma di estesi elenchi, divagazioni colte, associazioni di idee, kitsch, camp, piaghe della contemporaneità in Italia, in Europa e nel Mondo. 8 I. BIOGRAFIAE OPERE DI ALBERTO ARBASINO. RISCRITTURA E OPERAZIONE VARIANTISTICA. 9 I. 1 Biografia “Arbasino parte dalla convinzione che i fatti biografici di un autore, se trascendono i libri, non interessano. Odia la mozione degli affetti, non si sente un “personaggio” e non trova che valga la pena di raccontarsi, né di lacrimarsi addosso. Inoltre, dice, l'osservare se stesso è un tipo di osservazione che non riesce a seguire con attenzione, in pubblico. In realtà si annoia tremendamente quando lo si vuole costringere a farlo, scoraggiando anche le migliori intenzioni di chi vorrebbe soltanto sollecitare qualche notizia intorno alla sua infanzia, dato che non se ne sa nulla. Per non parlare degli avvenimenti personali o, Dio non voglia, intimi: trova deplorevole infastidire gli altri con traumi e lutti, preferisce far credere di non averne mai vissuti. Ma, aggiunge, è anche questione di condizionamenti educativi, per cui è “maleducazione” parlar di sé, dei propri “disturbi”. Appena, da quei magri accenni alla sua vita familiare, il cliché di un'infanzia “grigia, media, normale”, cui tiene molto, subisce qualche smentita tragica, cambia subito discorso. O forse gli riesce penoso un'infanzia e un'adolescenza complessivamente tristi e malinconiche. Ricordi e memorie, dice, sono cose postume. […] Fornisce le poche informazioni sulla sua storia familiare perché gli sembrano significative in quanto documentano come in pochi anni certi modi di vita legati alla campagna siano stati rivoluzionati: sopravvivenze del Sette-Ottocento, che fino all'altro ieri erano consuetudini, sembrano oggi improvvisamente cose antichissime, misteriose, incredibili.”1 Arbasino esprime la certezza che, per un letterato, parlare di sé non sia importante: quello che conta non è il personaggio ma le opere, la produzione letteraria. Nonostante ciò, è importante, prima di addentrarsi nella bibliografia, fornire almeno qualche cenno riguardante la biografia. Alberto Arbasino nasce il 22 gennaio 1930 a Voghera, in Lombardia. Voghera è da lui molto criticata, vista come luogo nel quale ha sede una piccola borghesia volgare ed ignorante, interessata più al pettegolezzo e al guadagno che non alla cultura, chiusa e provinciale; per rappresentare questa realtà egli conia l'espressione “la casalinga di Voghera”, figura che racchiude in sé tutte queste disprezzate caratteristiche. Arbasino è il primo di tre fratelli, figlio di un'agiata famiglia di professionisti. I nonni sono entrambi avvocati e proprietari terrieri; le nonne, entrambe di Lodi, provengono da famiglie numerose e molto facoltose. La famiglia comprende avvocati, magistrati, un preside di liceo, proprietari terrieri, militari di carriera, preti e monache di clausura. Si tratta di una famiglia di tipo patriarcale, che possiede proprietà agricole, vigne, campi, case invernali e ville estive, e che accoglie al suo interno molte donne vedove o nubili che contribuiscono quotidianamente al mantenimento della casa. Una famiglia che vive i ritmi e le consuetudini della vita di campagna: una maniera di intendere la vita tipica dell'ambiente e del periodo. La madre di Arbasino è una donna molto bella, allegra, acculturata e proviene da una famiglia amante della letteratura: suo padre, nonno di Arbasino, possiede una ricca biblioteca di classici italiani antichi. Il padre, al contrario, è un uomo dal carattere cupo e triste, sensibilissimo ai lutti e ai problemi economici; laureato in chimica e dirigente di una grossa industria, dopo la crisi del '29 e il fallimento della sua impresa, è costretto a vendere alcune proprietà terriere e ad 1 ELISABETTA BOLLA, Invito alla lettura di Arbasino, Milano, Mursia editore, 1979, pp. 23-24. 10
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