Abbonati & Frequentatori Teatro alla Scala Milano Posta elettronica: [email protected] Recapito postale: Viale San Gimignano 12 20146 Milano Fondatori: Baggi Sisini Francesco, Caizzi Giovanni, Caravaggi Giovanna, Deserti Marina, Gavazzi Gerolamo, Konigsman Liliana, Lerro Lucrezia, Pagliazzi Alessandro, Savini Gian Battista, Valerio Guido Milano, Aprile 2013 Gentile Abbonato o Frequentatore del Teatro alla Scala di Milano, Il Teatro alla Scala è prossimo a una svolta che segnerà profondamente gli anni futuri. Le dimissioni di Stéphane Lissner e le modalità del suo passaggio all'Opéra National de Paris aprono fin d'ora e rendono urgente il problema della successione scaligera. Si tratta di scegliere, entro il primo semestre del 2013 (tempo utile massimo per il Teatro) personalità di assoluta eccellenza e competenza per i ruoli di Sovrintendente, Direttore Artistico e Direttore Musicale. È indispensabile evitare che possano ripetersi situazioni come quelle recenti in cui per troppo tempo resti vacante, ad esempio, la posizione del “Direttore Musicale” poi, dopo anni, nominalmente assegnata ma di fatto tuttora vacante giacché il titolare, (condiviso con altri teatri stranieri), occupa il ruolo ma non esercita la funzione; con grave danno di forma e sostanza per il teatro milanese! Il documento seguente, che sottoponiamo alla Sua attenzione, è costituito da: - Presentazione Istituzionale: Premessa – Scopo – Organizzazione,(con alcune note a piè pagina). e, per chi condivide tali scopi e obiettivi: Scheda di Adesione da inviare compilata: - per e-mail, o riscrivendo i dati per l’adesione su una @-mail, a: [email protected], - o per posta a: Abbonati e Frequentatori Teatro Scala, Viale San Gimignano 12, 20146 Milano. Come Abbonati gradiremmo inoltre essere tenuti nella considerazione di un tempo. Oggi sentiamo di essere solo “usati”, ad esempio. non sono più inseriti in abbonamento tutti i nuovi allestimenti, (“Macbeth” 2013) mentre sono incluse vecchie produzioni, già più volte assegnateci, (“Rigoletto” 2012, “Aida” 2013)...e anche nel sabato o nel “matinée” domenicale, un tempo giustamente pensati per favorire spettatori dell’hinterland e delle altre regioni! Ringraziando per l’attenzione e contando sulla vostra adesione inviamo cordiali saluti. Comitato Promotore ♪ ♫ ♪ ♫ ♪ 1- PREMESSA Il Gruppo Abbonati e Frequentatori del Teatro alla Scala, è nato per sensibilizzare gli organismi preposti alla scelta offrendo il contributo di una profonda e molteplice conoscenza del Teatro vissuto dalla parte dei suoi fruitori. Ascoltare la loro voce significa conoscere percezioni, valutazioni e suggerimenti che possono rivelarsi molto utili nel tracciare il profilo ideale di chi dovrà indirizzare e gestire il teatro, considerato un tempo, il primo d'opera del mondo. Va ricordato che gli Abbonati ai diversi turni sono 17.0001 con un apporto finanziario al Teatro di oltre quindici milioni di euro che, in aggiunta a quelli dei Frequentatori abituali e occasionali, realizzano un incasso complessivo di biglietteria di trentadue milioni di euro. Ciò significa che, dopo il contributo dello stato (trenta milioni di euro ca.(1)) gli abbonati sono i maggiori finanziatori del Teatro alla Scala nonché i più puntuali e preziosi, dato che finanziano in anticipo e a scatola chiusa gli spettacoli a cui assisteranno fin anche dopo un anno.2 Motivo in più perché la loro voce, libera, disinteressata e indipendente, sia ascoltata. Diversi addetti ai lavori, italiani e stranieri, ritengono che con l’attuale dirigenza l’eccellenza esecutiva (All.1), la continuità di tradizione, (All.2 Repertorio/Produzione) e la coerenza di condotta (vedi seguito), artefici nei secoli della fama mondiale del Teatro alla Scala, siano mutate e creino preoccupazione per il futuro del Teatro3, un esempio: «Tutto ciò che conosciamo è che il più celebrato teatro lirico d’Italia sta attraversando uno dei periodi più incerti della sua storia». (Harvey Sachs in Opera News, 3 dicembre 2012 - New York). Con l’adozione del dilemma verdiano, (preso a prestito come aforisma): «È scherzo od è follia siffatta profezia», (G. Verdi: Un Ballo in Maschera Atto I – Scena II), gli Abbonati e Frequentatori del Teatro alla Scala desiderano insistere affinché non si scherzi e non si dilazioni, in regime di cambiamenti già in essere, l’obbiettivo di ricollocare la Scala al primo posto fra i teatri d’opera del mondo, attraverso una squadra di riconosciuta competenza organizzativa-gestionale e vero apprezzamento per l’opera italiana. 1S.Lissner, Corsera 12/10/2012 – Cronaca Mi p.6 2Gli altri soci finanziatori: Comune, Provincia e Regione per 12 milioni € ca. in totale Soci Fondatori e Sponsor (15) per 34 milioni ca. in totale (media 3 milioni € ca. ciascuno). 3 [Su richiesta disponibili, via e-mail, gli Allegati che a più voci, (stampa, critici, cronologie, banche dati ecc.), analizzano l’attuale stato dell’arte del teatro.] 1 2 – SCOPO di ABBONATI e FREQUENTATORI del TEATRO alla SCALA Sensibilizzare gli organismi preposti - tramite incontri, media ecc. - a definire e formalizzare, entro il primo semestre 2013 (tempo utile massimo per un teatro), la nomina dei futuri vertici alla Direzione del Teatro alla Scala – Sovrintendente, Direttore Artistico e Direttore Musicale - indirizzando la scelta su professionisti di riconosciuta competenza-esperienza nella gestione e organizzazione di un “teatro stabile” e comprovata conoscenza e frequentazione del repertorio operistico italiano (melodramma) costruito in quattro secoli. Indispensabile formare una squadra che s’impegni a ripristinare quella - eccellenza esecutiva, continuità di tradizione e serietà di condotta - pilastri della cifra distintiva della Scala nei secoli e oggi disattesa (All.3). Nella secolare Tradizione del Teatro alla Scala, (costruita – caso unico al mondo - col lavoro continuo personale e diretto di grandi Compositori, straordinari Direttori d’orchestra e Impresari/Sovrintendenti lungimiranti), le suddette peculiarità non sono affermazioni generiche ma hanno connotazioni specifiche trasferite e arricchite di generazione in generazione e di seguito sintetizzate. ●ECCELLENZA ESECUTIVA: Significa allestire gli spettacoli, (Paolo Grassi - Intervista RAI 1976 - sottolineava: «tutti gli spettacoli; un teatro d’eccellenza non è quello che presenta uno spettacolo eccellente nella stagione ma cento spettacoli eccellenti in ogni stagione»), con: - adeguato numero di prove individuali e d’insieme, - cast di alta qualità, preparati, coerenti e adeguati al ruolo, - masse artistiche e tecniche preparate, allenate, e costantemente presenti (ovvero niente sostituzioni). - maestri collaboratori e assistenti-preparatori di provata esperienza e professionalità. (Il M° Roberto Benaglio, per decenni maestro del coro della Scala e Assistente di fiducia per la preparazione dei cantanti dei Maestri H. v. Karajan e C. M. Giulini affermava: «È sufficiente un comprimario mediocre o anche uno bravo che salti una prova per compromettere irrimediabilmente uno spettacolo!»). ●CONTINUITÀ DI TRADIZIONE. Per la Scala consiste in: 1- Cartellone di Stagione (non di repertorio), a connotazione internazionale con prevalenza di opere di compositori italiani; la Scala è il teatro di riferimento per il melodramma italiano, [le istituzioni straniere invitano la Scala a rappresentare tali melodrammi e non, ad es. le opere di Mozart (Salisburgo, Vienna), Wagner (Bayreuth, München) o Musorgskij (Mosca, S. Pietroburgo)]. 2- Allestimenti scenici esclusivi e di produzione propria: sempre per opere italiane, di frequente per opere di compositori stranieri; [ora invece si utilizzano per opere italiane allestimenti scenici in co-produzione con teatri stranieri, (più corretto definirli noleggi, giacché andati già in scena, in detti teatri, anni prima)4 In compenso la Scala produce “in proprio” allestimenti per opere di compositori non italiani.5] 3- Artisti di accreditata eccellenza e/o di comprovato talento, la Scala da sempre è stata il punto di arrivo di una carriera e non, come ora accade, il trampolino di lancio per giovani inesperti cantanti e direttori.6 ●SERIETÀ DI CONDOTTA. Avviata nel Teatro alla Scala da Arturo Toscanini in concomitanza (1898) con la sua prima nomina a Direttore Stabile (oggi Direttore Musicale) presuppone (...Toscanini la pretendeva!): Massima serietà professionale (ovvero: perfetta conoscenza della propria parte, puntualità, attenzione e presenza a tutte le prove, continuo riesame individuale ecc.) «con particolare attenzione nei confronti delle opere più popolari che per notorietà e frequenza di esecuzioni richiedono un capillare lavoro di approfondimento e ripulitura per evitare esecuzioni coperte dalla polvere della deplorevole routine» (lettera di A. Toscanini al baritono G. Valdengo, N.Y. 1949). Nel corso dell’attuale Sovrintendenza si sono verificate diverse violazioni di tale disposizione sia da parte di cantanti sia di Maestri Direttori.7 che, come prevedibile, 4 Es. L’elisir d’amore (Donizetti) Opéra Parigi, - Simon Boccanegra (Verdi) Staatsoper-Berlino,- Tosca (Puccini)-Metropolitan-New York,- Attila (Verdi) Opera-San Francisco, - Rigoletto (Verdi) Wiener Festwochen-Vienna, - Falstaff (Verdi) Covent Garden-Londra, ecc. 5 Es Da una casa di morti (Janácék), Tannhäuser (Wagner), Faust (Gounod), Peter Grimes (Britten) ecc.! 6 Es. Quale credito di esperienza e talento avevano i direttori: Julien Salemkour, Dan Ettingher, o Frank Beermann ecc. per essere chiamati a calcare il podio della Scala? Quale criterio ha suggerito di affidare titoli quali Aida o Tosca , fra i più famosi del melodramma italiano, al direttore israeliano Omer Meir Wellber di scarsa esperienza e dubbio talento? Oppure titoli come Don Giovanni, La bohème, Rigoletto al M° Gustavo Dudamel, giovane direttore venezuelano, talentuoso, ma che nel genere opera è però privo di esperienza avendo diretto solo tre titoli ...quelli appunto affidategli dalla Scala... e diretti soltanto lì?. 7 Es. G. Dudamel arrivato con circa una settimana di ritardo alle prove di Carmen con tutta la compagnia di canto ad attendere! Valery Gergiev che per Turandot ha saltato tutte le prove partecipando di fatto solo dalla prova generale, ...quindi senza concertare, come puntualmente rilevato dalla critica, («... Veniamo a Valery Gergiev. Come ho detto è palese non aver egli effettuato il minimo volere di concertazione. La cosiddetta “prima” era in punto di fatto una prima lettura. Mai che l’orchestra andasse insieme... Mai che orchestra e cantanti trovassero un rapporto a piombo, ché di accompagnamento non si poteva parlare. Né parlare si poteva di intonazione...» P. Isotta - Elzeviro Corriere della Sera 12 Aprile 2011). L’attuale direzione scaligera ha invece affidato al M° V. Gergiev il Macbeth del Bicentenario, che ha debuttato il 28 marzo 2013, il Maestro anche stavolta si è presentato, impreparato, solo alle ultime prove “d’insieme”...’ESITO DISASTROSO e prevedibile! 2 hanno innescato, in alcuni artisti, atteggiamenti non corretti che la Scala, sbagliando, ha permesso o tollerato. Ancor più sorprendente e deplorevole il fatto che a non rispettare la “serietà di condotta di tradizione scaligera” sia anche e proprio il “suo” Direttore Musicale!8 Disponibilità continua del cast a Milano per tutta la durata della scrittura, (era prescritta la presenza continua su piazza e vietata, anche nei giorni di riposo, la partecipazione a spettacoli di e in qualunque altro teatro). Norma oggi non sempre applicata ma che dovrebbe restare comunque vincolante, per contratto, almeno in tutti i giorni di prova, oltre che di recita, ovviamente, pena rappresentazioni scadenti. Nessuna concessione di “bis” che interrompono la continuità di svolgimento drammatico della scena. Corretto comportamento degli spettatori. Inizio puntualissimo delle rappresentazioni. Proibito l’accesso in platea ai ritardatari. Abbigliamento consono. Sconsigliati gli interventi della claque giacché creano dualismo polemico fra gli spettatori rendendo il Teatro un Teatro Difficile.9 Serietà e chiarezza nella comunicazione. Sovrintendenti come Ghiringhelli e Grassi erano, al riguardo, attentissimi e sempre assolutamente trasparenti, chiari e sinceri ...mentre ora!10 Con l’attuale mancata adesione a queste convenzioni di tradizione scaligera l’immagine e la rinomanza internazionale del Teatro alla Scala, contraddistinta dall’articolo determinativo e dall’iniziale T maiuscola, è stata trasformata da: “IL Teatro” in ... un teatro! Ovvero in un qualunque teatro generico e di repertorio che, in Italia ovunque e spesso anche all’estero, opera con mezzi assai inferiori a quelli scaligeri, proponendo spettacoli equivalenti o superiori ma a prezzi notevolmente inferiori ...realizzando anche bilanci in pareggio. 3 – ORGANIZZAZIONE I promotori di Abbonati e Frequentatori Teatro Scala, per tutelare il “tradizionale modo d’essere” del nostro teatro ritiene che per gli incontri fra aderenti la sede più idonea sia ogni ridotto del teatro e il tempo, per tali incontri, gli intervalli durante gli spettacoli. Per aggiornarci e comunicare fra turni diversi, (8 tipologie per 17 turni di abbonamento), ci avvarremo della posta elettronica [[email protected]] e di quella tradizionale ...nella speranza di ottenere dalla futura Sovrintendenza un piccolo spazio per le nostre comunicazioni. Dovremo poi formare, conoscendoci meglio, un Consiglio direttivo, con rilevante presenza dei diversi turni di abbonamento, delegato anche a rappresentarci verso le istituzioni coinvolte e la direzione scaligera. Comunque miriamo a una struttura snella, con costi minimi, possibilmente sostenuti da qualche sponsor- mecenate, evitando così di creare figure giuridiche generanti costi per redigere un bilancio ...di costi. L’augurio migliore che possiamo farci è, in sostanza, quello che con la prossima nuova dirigenza scaligera, speriamo in gran parte italiana, non ci sia più alcuna necessità di sensibilizzare verso il rispetto delle tradizioni della Scala... ovvero non ci sia più bisogno della nostra voce. Vorrebbe dire che la Scala e tornata a essere “IL Teatro” che era e vogliamo. 8 D. Barenboim, per Simon Boccanegra poche prove al piano e d’insieme con risultati ... imbarazzanti. Assente sia a conferenza stampa di presentazione stagione sia a prove di selezione per nuovi elementi dell’orchestra benché Direttore Musicale. Assente pure nella Stagione Sinfonica 2012-13. Inamissibile poi che nella tournée in Giappone, il prossimo Settembre 2013, la Scala, per la prima volta nella sua lunga storia, si presenterà a commemorare Verdi nel bicentenario della nascita con: una dirigenza tutta straniera, assente il suo Direttore Musicale pure straniero, affidando le due opere della tournée: Falstaff e Rigoletto ai giovani direttori Daniel Harding inglese, e Gustavo Dudamel venezuelano senza esperienza nell’opera come si è purtroppo constatato recentemente in Rigoletto. Che contrasto con la tournée in Giappone del 1981 con: Simon Boccanegra, Barbiere di Siviglia e Requiem di Verdi - Dir. Claudio Abbado (Dir. Musicale) quindi Otello e Bohéme: Dir. Carlos Kleiber! Le tournée che stiamo portando ora all’estero non sono certo una bella immagine per l’Italia, paese che quattro secoli or sono diede i natali all’Opera lirica! 9 La claque è purtroppo molto usata e abusata in questo periodo alla Scala. Inoltre – “Tessere di servizio” - affidate a persone evidentemente inesperte che applaudono in momenti sbagliati, con palesi favoritismi per certi artisti, disturbano la rappresentazione provocando, come previsto, manifestazioni di dissenso nel pubblico. 10 Il Sovrintendente nella presentazione della stagione 2012 sottolineava la presenza, per lo stesso ruolo nel cast di La Bohème di famosi soprani (Gheorghiu, Netrebko, Aikin poi presenti per una sola recita) definendo “eccezionale” quella che in realtà era una carenza di programmazione della Scala ...nessuno dei tre famosi soprani avrebbe infatti partecipato a tutte le prove, limitandosi a riproporre la propria personale interpretazione, non amalgamata e coerente col resto del cast. Non è certo questo il modo di produrre “eccellenza”, come rileva Harvey Sachs (Opera News – New York 03/12/2012 “La Scala Layout p.36)(traduzione): «Il sovrintendente è orgoglioso di quanto ha conseguito negli ultimi sette anni. “Ho compiuto alcuni miracoli” afferma Lissner[...] Ho portato grandi direttori[...] e registi che non erano mai venuti qua prima (??) [...]. E i cantanti? “Noi non abbiamo più un primo e un secondo cast” si vanta Lissner, “ma semplicemente due cast – per esempio, Anna Netrebko e Angela Gheorghiu che si alternano nello stesso ruolo”. Perfino un esame imparziale al programma della stagione 2012-13 potrebbe condurre i critici a commentare che per diverse delle opere in programma ci sono semplicemente due secondi cast.» BIGLIETTI altro esempio di poca trasparenza/serietà nella comunicazione del teatro è il prezzo di vendita dei biglietti. Premesso che non stiamo mettendo in discussione il prezzo in sé del biglietto, (che è comunque il doppio o il triplo di ogni altro teatro italiano), ma il modo “furbesco” di come questo è espresso dato che al prezzo indicato sui programmi, deve poi essere sempre aggiunto il 20% come “servizio di prevendita o prelazione”. Questo è sì indicato in fondo alle modalità di acquisto, ma un servizio di “pre-vendita” dovrebbe essere qualcosa che consente di prenotare e acquistare i biglietti “prima” della data in cui vengono posti in vendita mentre alla Scala viene aggiunto sempre, escluso il giorno che precede la rappresentazione, col palese scopo di “mascherare” falsamente il vero prezzo. Così non si crea immagine di serietà né ambiente adatto a concretare “eccellenza”, come si dovrebbe nel primo, un tempo, teatro del mondo! 3 A chi condivide gli scopi sopra riassunti, chiediamo l’Adesione con la scheda che segue, da trasferire: per @-mail, oppure trascrivendo su una semplice e-mail dati e testo della stessa inserendo come Oggetto: Adesione a Abbonati e Frequentatori Teatro alla Scala) a: [email protected] Oppure tagliare lungo la linea tratteggiata e inviare per posta a: Abbonati e Frequentatori Tetro alla Scala Viale San Gimignano 12 20146 Milano La invitiamo a sua volta a promuovere l’iniziativa presso amici Abbonati o Frequentatori cui sta a cuore ripristinare quella “unicità e italianità d’eccellenza storica” della Scala oggi in crisi. ABBONATI e FREQUENTATORI Teatro alla Scala di Milano SCHEDA DI ADESIONE Da rinviare compilata o trascritta all’indirizzo e-mail [email protected] Oppure tagliare, compilare e spedire per posta a: Abbonati e Frequentatori Teatro alla Scala Viale San Gimignano 12 20146 Milano • ♥ • Cognome: Nome: Indirizzo: Cap: Città: Tel. Cellulare: E-mail: Abbonato/ Turno(A,B..): Opera: Sinfonica: Balletto: Altro: Frequentatore/Genere Preferito(Lirica, Sinfonica, Balletto ecc.): Desidero aderire a: Abbonati – Frequentatori Teatro alla Scala di Milano La presente adesione non comporta alcun impegno economico o pagamento di quote da parte mia. Sono disponibile, in futuro, a far parte del Consiglio Direttivo (Si /No):_ _ _ (Implica disponibilità operativa e a comparire nominativamente sui documenti del movimento). Firma o @-mail: Data: 4