Strategie traduttive nella traduzione in triestino di Nero Zeper del primo canto della Comedia Dantesca Lordanić, Dea Undergraduate thesis / Završni rad 2017 Degree Grantor / Ustanova koja je dodijelila akademski / stručni stupanj: University of Pula / Sveučilište Jurja Dobrile u Puli Permanent link / Trajna poveznica:https://urn.nsk.hr/urn:nbn:hr:137:232453 Rights / Prava:In copyright / Zaštićeno autorskim pravom. Download date / Datum preuzimanja:2023-03-03 Repository / Repozitorij: Digital Repository Juraj Dobrila University of Pula SVEUČILIŠTE JURJA DOBRILE U PULI UNIVERSITÀ JURAJ DOBRILA DI POLA ODJEL ZA INTERDISCIPLINIRANE, TALIJANSKE I KULTUROLOŠKE STUDIJE DIPARTIMENTO DI STUDI INTERDISCIPLINARI, ITALIANI E CULTURALI DEA LORDANIĆ STRATEGIE TRADUTTIVE NELLA TRADUZIONE IN TRIESTINO DI NEREO ZEPER DEL PRIMO CANTO DELLA COMEDÌA DANTESCA (DIPLOMSKI RAD / TESI DI LAUREA) PULA / POLA, 2016 SVEUČILIŠTE JURJA DOBRILE U PULI UNIVERSITÀ JURAJ DOBRILA DI POLA ODJEL ZA INTERDISCIPLINIRANE, TALIJANSKE I KULTUROLOŠKE STUDIJE DIPARTIMENTO DI STUDI INTERDISCIPLINARI, ITALIANI E CULTURALI TALIJANSKI JEZIK I KNJIŽEVNOS LINGUA E LETTERATURA ITALIANA KNJIŽEVNOST XII STOLJEĆA LA LETTERATURA DEL TRECENTO DEA LORDANIĆ STRATEGIE TRADUTTIVE NELLA TRADUZIONE IN TRIESTINO DI NEREO ZEPER DEL PRIMO CANTO DELLA COMEDÌA DANTESCA (DIPLOMSKI RAD / TESI DI LAUREA) MENTORICA / RELATRICE: Prof. Dr. sc. Elis Deghenghi Olujić KOMENTORICA / CORRELATRICE: Ph. D. post doc. Eliana Moscarda Mirković PULA / POLA, 2016 2 IZJAVA O AKADEMSKOJ ČESTITOSTI Ja, dolje potpisana Dea Lordanić, kandidatkinja za prvostupnicu talijanskog jezika i književnosti ovime izjavljujem da je ovaj Završni rad rezultat isključivo mojega vlastitog rada, da se temelji na mojim istraživanjima te da se oslanja na objavljenu literaturu kao što to pokazuj u korištene bilješke i bibliografija. Izjavljujem da niti jedan dio Završnog rada nije napisan na nedozvoljen način, odnosno da je prepisan iz kojega necitiranog rada, te da ikoji dio rada krši bilo čija autorska prava. Izjavljujem, također, da nijedan dio rada nije iskorišten za koji drugi rad pri bilo kojoj drugoj visokoškolskoj, znanstvenoj ili radnoj ustanovi. Studentica: ______________________ Pula, _________, ________ godine 3 IZJAVA o korištenju autorskog djela Ja, Dea Lordanić dajem odobrenje Sveučilištu Jurja Dobrile u Puli, kao nositelju prava iskorištavanja, da moj završni rad pod nazivom Strategie traduttive nella traduzione in triestino di Nereo Zeper della Comedìa dantesca koristi na način da gore navedeno autorsko djelo, kao cjeloviti tekst trajno objavi u javnoj internetskoj bazi Sveučilišne knjižnice Sveučilišta Jurja Dobrile u Puli te kopira u javnu internetsku bazu završnih radova Nacionalne i sveučilišne knjižnice (stavljanje na raspolaganje javnosti), sve u skladu s Zakonom o autorskom pravu i drugim srodnim pravima i dobrom akademskom praksom, a radi promicanja otvorenoga, slobodnoga pristupa znanstvenim informacijama. Za korištenje autorskog djela na gore navedeni način ne potražujem naknadu. Pula, _______________ Potpis ________________ 4 INDICE Introduzione 6 1. Cenni storici sulla traduzione e le sue problematiche traduttive in ambito poetico 7 1.1. Alcuni cenni storici sulla traduzione 7 1.2. Il problema della traduzione poetica 8 2. Le diverse strategie traduttive 10 3. Le diverse traduzioni della Comedìa dantesca 12 3.1. Le traduzioni in altre lingue della Comedìa dantesca 12 3.2. Le traduzioni in dialetto 13 4. Breve introduzione sulla vita e sulle opere di Dante Alighieri 16 4.1. Vita e opere 16 4.2. La Divina Commedia 17 5. Il canto primo dell’Inferno tradotto nel dialetto triestino: strategie traduttive 19 5.1. Il primo canto 19 Conclusione 32 Bibliografia 34 Sitografia 34 Riassunto 36 Sažetak 37 Summary 38 5 INTRODUZIONE In questa tesi di laurea vengono analizzate le strategie traduttive che l’autore Nereo Zeper usa nella sua traduzione in dialetto triestino della Comedìa dantesca intitolata La Divina Comedia de Dante Alighieri – l’Inferno.Version original in Triestin con vizin la traduzion toscana per poveri ignoranti. Il lavoro prende avvio da alcuni cenni storici sulle traduzioni, le loro origini e l’importanza che queste hanno per la cultura di ogni Paese. L’indagine successivamente segue le problematiche in cui i traduttori si imbattono nel corso della trasposizione di un testo da una lingua di partenza a quella di arrivo e approfondisce le strategie traduttive. Di seguito vengono elencate le varie traduzioni della Comedìa, i titoli delle traduzioni, gli autori e gli anni di pubblicazione. Le traduzioni enumerate sono quelle in francese, portoghese, spagnolo, inglese, argentino, latino, slovacco, ucraino, russo, gaelico irlandese, arabo, svedese, tedesco e portoghese. Viene messa in evidenza anche l’importanza del patrimonio lessicale delle varie traduzioni nei dialetti delle regioni italiane. Si passa poi a illustrare il contesto storico-letterario dell’epoca di Dante Alighieri. Nell’ultimo capitolo vengono approfondite le strategie traduttive utilizzate da Nereo Zeper nella traduzione del primo canto dell’Inferno e raffrontate con il primo canto dell’Inferno di Dante Alighieri. 6 1. CENNI STORICI SULLA TRADUZIONE E LE SUE PROBLEMATICHE TRADUTTIVE IN AMBITO POETICO 1.1. ALCUNI CENNI STORICI SULLA TRADUZIONE L’attività del tradurre è una disciplina che non ha ancora raggiunto la perfezione, tanto che ancora oggi si sente parlare e discutere sulle problematiche della traduzione, soprattutto nei campi settoriali e in letteratura. Come afferma Siri Nergaard, una teorica della traduzione che lavora presso l’Università degli Studi di Firenze , la traduzione è un’attività che è nata già quando esistevano le lingue post- babeliche1, che ci hanno portato alla traducibilità: «Le irriducibili lingue post- babeliche hanno un principio –quasi trascendente– di traducibilità; lo speciale effetto babelico è che da quell’evento siamo votati alla traduzione»2. Già Deridda in Des Tours de Babel (1987) osservava che l’ultima parola compresa dagli uomini, tutti assieme, fu ‘‘Babele’’ ovvero ‘‘confusione’’. Nel momento in cui Dio pronunciò ‘Babele’ le persone non si intesero più, e anche Dio si è privato in questo modo del diritto di farsi intendere da tutti con quest’ultima parola.3 La traduzione, dice Nergaard, è un’attività che ha sofferto nel tempo e sta soffrendo tutt’oggi, a causa dell’originalità della lingua ovvero del testo di partenza: poiché il testo d’arrivo non potrà mai essere uguale al testo originale, sarà sempre una traduzione non degna della qualità del testo originale4. Lo studio della traduzione è uno studio che non è degno di essere approfondito, dice Meschonnic. Esistono delle nozioni che portano ad avere un rapporto di eterogeneità tra pensiero e linguaggio, tali nozioni portano a opporre il testo e la traduzione.5 Le traduzioni, comunque, arricchiscono da sempre la cultura e le attività traduttive sono da anni oggetto d’indagine da parte di molti studiosi di fama mondiale tra cui Roman Jakobson che ha indagato gli aspetti linguistici della traduzione e Jiri 1 Siri Nergaard, Teorie contemporanee della traduzione, trad. di Margherita De Michiel, Bompiani, Milano, 2007, pag. 1. 2 Fabbri, Paolo, Elogio a Babele, Meltemi, Roma, 2003, pag. 76. 3 Ibidem 4 Siri Neergard, Teorie contemporanee della traduzione, cit., pag. 1. 5 Ivi, pag. 268. 7 Levym che ha analizzato la traduzione come processo decisionale di riflessioni teorico pratiche sulla traduzione. Bruno Osimo nel suo Manuale del traduttore trascrive i pensieri di Vasilij Andreevič Žukovskij che portano a quello cui dovrebbe realmente servire la traduzione, ovvero all’arricchimento delle lingue e delle culture, a conoscere le concezioni degli altri popoli.6 1.2. IL PROBLEMA DELLA TRADUZIONE POETICA Per l’argomento scelto nell’analisi esposta in questo lavoro, le problematiche che ci interessano maggiormente sono quelle della traduzione letteraria, in particolare quella poetica, pertanto si farà riferimento agli studi in materia del linguista russo Jurij M. Lotman. Le problematiche nella traduzione poetica sono date in primis dalla polisemia del linguaggio poetico e dai significati connotativi o denotativi. Bisogna stare attenti ad ogni piccolo elemento della frase, perché ci si può imbattere in difficoltà che possono cambiare il senso originale del testo di partenza.7 Nergaard citando Lotman sostiene che le difficoltà traduttive di un testo poetico sono generalmente causate da problemi relativi all’«originalità ideologica (e psicologica) nazionale (trasmissione della struttura di una coscienza attraverso la struttura di un’altra), e alla particolarità intraducibile dei mezzi linguistici (idiomi). Talvolta si insiste anche sulla specificità degli elementi prosodici della lingua e delle strutture ritmiche nazionali.»8 Inoltre, lo stesso Lotman, ci fa notare che non sono solo queste le problematiche legate alle traduzioni, ma bisogna tener conto anche delle figure retoriche legate al testo dei sistemi fonologici che danno originalità al testo. Infatti, se una figura retorica o un accento di una sillaba non sono riportati nello stesso modo nel testo tradotto, allora la poesia perde l’importanza del suo significato9. Per fare un esempio nostrano, una delle poesie croate più celebri è quella di Vladimir Nazor, Cvrčak, una poesia ricca di allitterazioni che già al primo verso ci fa sentire e udire il suono che produce il grillo. 6 Osimo, Bruno, Manuale del traduttore, Hoepli, Milano 20082, pag. 5. 7 Gabriella Varchi http://circe.lett.unitn.it/attivita/pubblicazioni/pdf/traduzione.PDF (Consultato il 15.08.2016) Nel saggio l’autrice illustra le difficoltà della traduzione poetica rifacendosi anche alle idee di J.M. Lotman. 8 Siri Nergaard, Teorie contemporanee della traduzione, cit., pag. 257. 9 Ivi, Nergaard cita Lotman, pag. 262. 8 Come poesia è molto difficile da tradurre, soprattutto perché solo le lingue slave e baltiche hanno il suono della consonante affricata postalveolare sorda ‘č’ [tʃ] che richiama la musicalità del verso del grillo. E questo è solo un piccolo esempio per dimostrare concretamente le difficoltà che i traduttori incontrano nei loro percorsi. 9
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