Bilancio intermedio 30 giugno 2o14 Iccrea BancaImpresa S.p.A. Relazione sulla Gestione Prospetti contabili Conto economico Prospetto della redditività complessa Prospetto delle variazioni del patrimonio netto Rendiconto finanziario Nota integrativa Iccrea BancaImpresa S.p.A Via Lucrezia Romana 41/47 – 00178 Roma C.F. 02820100580 R.E.A. n. 417224 - P. I. 01122141003 Capitale Sociale Euro 674.765.258,55 interamente sottoscritto e versato Soggetta ad attività di direzione e coordinamento da parte di Iccrea Holding S.p.A. Roma INDICE Relazione sulla Gestione ................................................................................................... 1 Prospetti contabili ......................................................................................................... 34 Conto economico ........................................................................................................... 36 Prospetto della redditività complessiva................................................................................. 37 Prospetto delle variazioni del patrimonio netto ....................................................................... 38 Rendiconto finanziario (metodo indiretto) ............................................................................. 40 Parte A – Politiche Contabili .............................................................................................. 43 Parte B – Informazioni sullo Stato Patrimoniale ....................................................................... 73 Parte C – Informazioni sul Conto Economico ......................................................................... 107 Parte D – Redditività Complessiva ..................................................................................... 120 Parte E – Informazioni sui rischi e sulle relative politiche di copertura .......................................... 122 Parte F – Informazioni sul Patrimonio ................................................................................. 154 Parte H – Informazioni con parti correlate ........................................................................... 161 Parte L – Informativa di settore ........................................................................................ 165 Allegati .................................................................................................................... 166 Relazione della società di revisione Ernst&Young ................................................................... 171 1. Relazione sulla Gestione 1.1. Gruppo Bancario Iccrea Il Gruppo bancario Iccrea è costituito da un insieme di Società che, in una logica di partnership, forni- sce alle Banche di Credito Cooperativo non solo prodotti e servizi, ma anche consulenza e supporto attivo per la copertura del territorio di competen- za. È al servizio delle BCC: fornisce il supporto ope- rativo ed è soprattutto il facilitatore dello sviluppo dei loro mercati, con servizi e competenze adegua- te alle esigenze di un territorio. Per assolvere a questa mission, le Società del Gruppo Iccrea mettono a disposizione strumenti finanziari evoluti, prodotti per la gestione del ri- sparmio e della previdenza, assicurazioni, soluzioni per il credito alle piccole e medie imprese, finanza straordinaria e, nel comparto estero, attività di so- stegno all’import/export e all’internazionalizzazione. Le aziende del Gruppo bancario Iccrea sono con- trollate da Iccrea Holding, il cui capitale è a sua volta detenuto dalle BCC. La struttura del Gruppo Bancario Iccrea 1 d’anno), ha perso vigore nei primi mesi del 2014, 2. Scenario con una decelerazione delle esportazioni statuni- tensi e una flessione dei volumi esportati dalla re- Macroeconomico gione asiatica. Gli ordinativi esteri rilevati dai son- daggi PMI prefigurano una nuova ripresa. L’impatto delle tensioni con la Russia a seguito del- Nel primo trimestre del 2014 la ripresa dell’attività la crisi ucraina è stato finora contenuto; economica mondiale e degli scambi commerciali, si l’eventuale inasprimento di tali tensioni potrebbe è leggermente indebolita rispetto al quarto trime- ripercuotersi sull’area dell’euro attraverso i prezzi stre del 2013. La crescita prosegue lentamente nel- e le forniture di energia e, in misura minore, me- le economie avanzate ed emergono segnali di debo- diante gli scambi commerciali con la Russia. lezza in alcuni paesi emergenti. Nel quarto trimestre del 2013 il PIL degli Stati Uniti Complessivamente le politiche monetarie restano ha decelerato al 2,6% in ragione d’anno: la forte espansive nelle maggiori economie avanzate, la riduzione della dinamica delle scorte ha più che Federal Reserve ritiene verosimile che l’intervallo compensato il rafforzamento dei consumi e delle obiettivo dei tassi sui federal funds, sarà mantenu- esportazioni nette. Nello stesso periodo, nel Regno to sui valori attuali per diverso tempo ancora dopo Unito la crescita è scesa al 2,9%; mentre in Giap- l’interruzione degli acquisti di titoli, soprattutto se pone il prodotto ha nuovamente rallentato allo l’inflazione continuerà a collocarsi sotto l’obiettivo 0,7%. del 2%. Anche i tassi di riferimento nel Regno Unito Nei primi mesi del 2014 l’attività economica statu- rimarrebbero invariati presumibilmente ancora per nitense avrebbe risentito delle condizioni climati- un certo periodo, per favorire il riassorbimento del- che avverse, che hanno inciso sull’occupazione so- la capacità produttiva inutilizzata. La Banca del prattutto nel settore delle costruzioni. Il tasso di Giappone ha lasciato invariati sia l’obiettivo per la disoccupazione si è collocato in marzo al 6,7%. In base monetaria sia il programma di acquisto di tito- Giappone nel primo trimestre dell’anno, l’attività li; ha inoltre rafforzato due programmi minori, economica avrebbe accelerato, sostenuta da un raddoppiando l’ammontare dei fondi reso disponi- temporaneo incremento dei consumi, soprattutto bile alle banche per stimolare i prestiti. di beni durevoli, in previsione dell’aumento delle Le autorità monetarie delle economie emergenti imposte indirette a partire da inizio aprile. Anche più esposte ai deflussi di capitale, nel primo trime- nel Regno Unito la congiuntura favorevole si sareb- stre del 2014, hanno contrastato le pressioni al de- be rafforzata: gli indici PMI di marzo (Purchasing prezzamento delle loro valute, intervenendo sia Managers Index o indice dei direttori agli acquisti) direttamente sul mercato dei cambi, sia sui tassi di sono rimasti al di sopra della soglia che segnala interesse di riferimento. I rialzi dei tassi sono stati un’espansione. particolarmente marcati in Turchia, in seguito alle Focalizzando l’attenzione sui paesi emergenti si forti tensioni sulla valuta osservate in gennaio. In evidenzia, nel quarto trimestre dello scorso anno, Brasile e in India le banche centrali hanno prose- come la crescita del prodotto in Cina sia legger- guito l’inasprimento delle condizioni monetarie per mente scesa (7,7% sul periodo precedente), risen- contrastare le pressioni inflazionistiche. In Cina le tendo dell’esaurirsi degli effetti dello stimolo fisca- condizioni sul mercato monetario sono rimaste nel le della scorsa estate. Anche in India il PIL ha ral- complesso distese, nonostante un aumento della lentato al 4,7%, frenato dal modesto andamento percezione del rischio di insolvenza in alcuni seg- della manifattura. In Brasile la dinamica menti del mercato finanziario; la Banca centrale dell’attività economica si è collocata all’1,9% pur a cinese ha ripreso a drenare liquidità con operazioni fronte di un recupero degli investimenti e delle e- di mercato aperto. sportazioni nette. In Russia, infine, il PIL nel quarto trimestre 2013 è cresciuto del 3,6%. Secondo le più recenti stime del Fondo monetario Nel primo trimestre di quest’anno l’attività econo- internazionale, l’attività economica mondiale acce- mica in Cina ha ulteriormente rallentato (al 7,4%). lererebbe al 3,6% nell’anno in corso e al 3,9 nel Gli investimenti hanno decelerato, risentendo an- 2015 (Tav. 1). che delle condizioni finanziarie, rese meno acco- modanti dalle autorità cinesi per contenere i livelli di indebitamento pubblico e privato. Per contro in India e in Brasile la fiducia delle imprese rilevata dagli indici PMI prefigura una ripresa della produ- zione industriale. In Russia, dove la già fragile congiuntura sta risentendo negativamente delle tensioni geopolitiche con l’Ucraina, le aspettative di crescita sono state invece fortemente ridimen- sionate; secondo le previsioni più pessimistiche, il PIL si contrarrebbe nella media dell’anno in corso. Il commercio mondiale, dopo aver accelerato nel quarto trimestre del 2013 (al 6,5% in ragione 2 ra significativa. In marzo l’indice composito dei re- Tav. 1 sponsabili degli acquisti (PMI) nel complesso Scenari macroeconomici dell’area è rimasto quasi invariato rispetto al mese (variazioni percentuali sull'anno precedente) precedente e al di sopra della soglia coerente con Consensus FMI l’espansione dell’attività VOCI Economics L’indicatore euro-coin in giugno è rimasto invariato 2013 2014 2015 2014 2015 PIL rispetto al mese di maggio, attestandosi ancora a Mondo 3,0 3,6 3,9 - - 0,31. Il contributo positivo fornito dal miglioramen- Paesi avanzati 1,3 2,2 2,3 - - to delle condizioni dei mercati finanziari e dal re- Area dell'euro -0,5 1,2 1,5 1,1 1,4 cupero dell’attività industriale è stato compensato Giappone 1,5 1,4 1,0 1,4 1,3 Regno Unito 1,8 2,9 2,5 2,7 2,5 dal peggioramento della fiducia delle imprese. Stati Uniti 1,9 2,8 3,0 2,8 3,1 L’indicatore prodotto con frequenza mensile dalla Paesi emergenti 4,7 4,9 5,3 - - Banca d’Italia, fornisce una stima della dinamica di Brasile 2,3 1,8 2,7 1,8 2,1 fondo del PIL e anticipa di alcuni mesi la stima uf- Cina 7,7 7,5 7,3 7,4 7,3 ficiale della crescita trimestrale del PIL nell’area, India (1) 4,4 5,4 6,4 5,4 6,8 immune da componenti erratiche di stagionalità e Russia 1,3 1,3 2,3 1,3 2,1 volatilità di breve periodo. (Fig. 1). Commercio mondiale (2) 3,0 4,3 5,3 - - Fonte: FMI, World Economic Outlook, aprile 2014; Consensus Indicatore ciclico coincidente (€-coin) Economics, marzo 2014. (1) Le previsioni di Consensus Economics si riferiscono all’anno e PIL dell’area dell’euro (variazioni percentuali) fiscale, con inizio nell’aprile dell’anno indicato. – (2) Beni e servizi. Fra le economie avanzate esterne all’area dell’euro, il rafforzamento nel 2014 interesserebbe sia gli Stati Uniti sia il Regno Unito; per contro il prodotto rallenterebbe lievemente in Giappone. Nelle principali economie emergenti, a fronte di un recupero in India, la dinamica del prodotto si atte- nuerebbe in Cina e in Brasile e rimarrebbe debole in Russia per effetto delle tensioni geopolitiche con l’Ucraina. La crescita dell’economia mondiale rimane sogget- I valori dell’indicatore euro-coin negli ultimi dodici ta a rischi al ribasso. Una più rapida riduzione degli mesi sono riportati nella tavola seguente: acquisti di titoli da parte della Federal Reserve ri- spetto alle attese o un repentino aumento Anno 2013 2014 dell’avversione al rischio, anche in connessione con Mese Giu Lug Ago Set Ott Nov Dic Gen Feb Mar Apr Mag Giu nuove tensioni internazionali legate alla crisi in U- craina, potrebbero innescare un inasprimento delle €-Coin -0,18% -0,09% -0,04% 0,12% 0,20% 0,23% 0,29% 0,31% 0,35% 0,38% 0,39% 0,31% 0,31% condizioni monetarie e finanziarie globali. In Cina Fonte: Banca D'Italia si sono inoltre intensificati i rischi di un brusco ral- lentamento nei settori con eccesso di capacità pro- La spesa delle famiglie non da segnali di migliora- duttiva, come quello immobiliare, e in alcuni com- mento, sono invece le esportazioni che continuano parti dell’industria pesante a esso collegati. a fornire il principale sostegno alla crescita . È proseguito in misura superiore alle attese il calo 2.1 Area dell’Euro dell’inflazione al consumo, scesa in marzo allo 0,5% sui dodici mesi. La dinamica assai moderata dell’indice è attribuibile non solo alla flessione dei Nel quarto trimestre del 2013 il PIL dell’area prezzi dei prodotti energetici, cui ha concorso dell’euro, pur con differente intensità, ha continu- l’apprezzamento dell’euro, ma anche alla diminu- ato a crescere, seppur lentamente, in tutte le zione dell’inflazione di fondo (beni non energetici maggiori economie dell’area (+0,2% sul periodo e non alimentari e servizi). precedente). In prospettiva sia le inchieste congiunturali sia le Positivo è stato il contributo dell’interscambio con rilevazioni presso gli operatori professionali conti- l’estero e dalla spesa per investimenti fissi lordi; nuano a delineare una dinamica moderata dei pressoché invariati, invece, sono rimasti i consumi prezzi al consumo. Le intenzioni delle imprese cir- delle famiglie. L’economia tedesca ha beneficiato ca la variazione dei propri listini di vendita e le at- del nuovo rialzo delle esportazioni e della spesa tese delle famiglie sull’andamento dei prezzi al per investimenti; in Francia la crescita ha interes- consumo, si attestano su livelli storicamente bassi. sato tutte le principali componenti della domanda, Secondo le previsioni rilevate da Consensus Econo- con l’eccezione delle scorte. In Italia si è registrata mics in marzo, l’inflazione al consumo nell’area la prima variazione positiva dopo nove trimestri di dell’euro si collocherebbe allo 0,9% nell’anno in recessione. corso e all’1,3% nel prossimo, sostanzialmente in Secondo gli indicatori disponibili, l’attività econo- linea con le proiezioni della BCE diffuse nello stes- mica nell’area dell’euro sarebbe cresciuta anche so mese. nel primo trimestre 2014, senza accelerare in misu- 3 Analizzando la dinamica dei prestiti, si rileva come cessiva avviatasi nell’estate del 2011. L’aumento in febbraio quelli alle imprese si siano ridotti del valore aggiunto è derivato dall’espansione dell’1,9% in ragione d’anno; mentre il credito alle nell’industria in senso stretto e nell’agricoltura, a famiglie ha sostanzialmente ristagnato. Nel com- fronte della stazionarietà nei servizi e plesso, i prestiti al settore privato non finanziario dell’ulteriore contrazione nelle costruzioni. La do- si sono contratti dello 0,7%. Il credito alle imprese manda estera netta ha fornito il principale impulso ha registrato variazioni negative in tutti i principali alla crescita del PIL (0,3 punti percentuali); paesi dell’area, ad eccezione della Francia. all’accelerazione delle esportazioni (+1,2% sul pe- Nella riunione di inizio aprile, in un contesto di riodo precedente) si è contrapposto un rallenta- bassa inflazione, contrazione del credito e prospet- mento delle importazioni. La spesa per investimen- tive di crescita ancora incerte, il Consiglio direttivo ti è tornata ad aumentare, sospinta dalla compo- della BCE ha confermato che i tassi ufficiali rimar- nente dei mezzi di trasporto, mentre la flessione ranno su livelli pari o inferiori a quelli attuali per dei consumi delle famiglie, in atto dagli inizi del un periodo prolungato. Ha inoltre dichiarato di es- 2011, si è pressoché arrestata (-0,1%). sere unanime nel proprio impegno a ricorrere an- che a strumenti non convenzionali, come l’acquisto Tav. 2 di titoli sul mercato, per contrastare i rischi di un PIL e principali componenti (1) periodo troppo prolungato di bassa inflazione. (variazioni percentuali sul periodo precedente) La liquidità detenuta dalle banche dell’ Eurosiste- ma in eccesso rispetto all’obbligo di riserva si è ul- VOCI 2013 2013 teriormente ridotta, collocandosi a circa 109 mi- 1°trim. 2°trim. 3°trim. 4°trim. (2) liardi alla fine di marzo (155 a metà gennaio). La diminuzione è prevalentemente ascrivibile alla re- PIL -0,6 -0,3 -0,1 0,1 -1,9 stituzione anticipata dei fondi ottenuti nelle ope- Importazioni totali -1,0 -0,2 0,9 0,2 -2,8 razioni di rifinanziamento a tre anni. Nel primo Domanda nazionale (3) -0,5 -0,5 … -0,2 -2,7 trimestre di quest’anno sono stati restituiti circa 56 Consumi nazionali -0,5 -0,4 -0,2 … -2,2 Spese delle famiglie -0,6 -0,6 -0,2 -0,1 -2,6 miliardi. La liquidità complessivamente immessa altre spese (4) … -0,1 -0,2 0,2 -0,8 nell’Eurosistema mediante operazioni di rifinan- Investimenti fissi lordi -2,8 0,1 -0,6 0,9 -4,7 ziamento è tornata al livello osservato prima costruzioni -4,1 -0,9 -0,4 -0,8 -6,7 dell’operazione di rifinanziamento a tre anni del altri beni -1,3 1,3 -0,8 2,7 -2,4 Variaz. delle scorte (5) 0,4 -0,2 0,2 -0,4 -0,1 dicembre del 2011. I saldi netti sul sistema dei pa- Esportazioni totali -1,3 0,6 0,5 1,2 0,1 gamenti TARGET2 dei paesi più colpiti dalla crisi Domanda estera netta -0,1 0,2 -0,1 0,3 0,8 del debito sovrano sono scesi confermando la ridu- (6) zione della frammentazione dei mercati finanziari Fonte: Istat. (1) Quantità a prezzi concatenati; dati destagionalizzati e corretti per dell’area. i giorni lavorativi. Il tasso Eonia e quello sui prestiti interbancari a tre (2) Dati non corretti per il numero di giornate lavorative. (3) Include mesi senza garanzia (Euribor), sono aumentati di la variazione delle scorte e oggetti di valore. (4) Spesa delle Ammini- strazioni pubbliche e delle istituzioni senza scopo di lucro al servizio cinque punti base rispetto a gennaio, portandosi delle famiglie. (5) Include gli oggetti di valore. (6) Contributi alla allo 0,21 e allo 0,33%, rispettivamente. crescita del PIL sul periodo precedente; punti percentuali. Il 15 aprile il Parlamento europeo ha approvato il meccanismo di risoluzione delle crisi bancarie. Il Nei primi mesi dell’anno è proseguito anche in Ita- Comitato unico di risoluzione (composto da membri lia il calo dell’inflazione (misurata sulla base permanenti, dalle autorità nazionali e, in qualità di dell’indice armonizzato dei prezzi al consumo, osservatori, da rappresentanti della Commissione IPCA), scesa allo 0,3% su dodici mesi. La flessione è europea e della BCE), sulla base di valutazioni della imputabile alle componenti più volatili. BCE riguardo all’esistenza di una situazione di dis- L’inflazione di fondo si è collocata allo 0,9% e, sesto dell’intermediario, avrà il compito di avviare quindi, tra i valori minimi nel confronto storico. la procedura di risoluzione. La costituzione del Secondo gli indicatori congiunturali, la lenta ripre- Fondo unico di risoluzione sarà completata in otto sa del PIL italiano registrata a partire dal quarto anni e i contributi annuali saranno ripartiti equa- trimestre dello scorso anno, sarebbe proseguita nel mente nel corso del periodo. È previsto inoltre un primo trimestre 2014. Le esportazioni continuano processo di progressiva mutualizzazione del fondo, ha fornire il principale impulso alla crescita che unificherà il 60% dei comparti nazionali entro dell’economia del paese, anche se emergono i pri- due anni e il restante nei successivi sei. Il fondo mi segnali di un lieve miglioramento della domanda potrà finanziarsi sul mercato, aumentando così la nazionale. Le indagini sulla fiducia riportano giudizi propria capacità di intervento. più favorevoli da parte delle imprese, anche nel settore dei servizi. 2.2 Economia italiana Per quanto riguarda le imprese, nonostante il calo in febbraio, nella media del primo bimestre Nel quarto trimestre del 2013 il PIL italiano è tor- dell’anno la produzione industriale è cresciuta del- nato a crescere, seppure in misura modesta (0,1% lo 0,4% sul periodo precedente; all’andamento po- sul periodo precedente) interrompendo la fase re- sitivo nei comparti dei beni di consumo e strumen- 4 tali si è contrapposta la flessione in quello Restano nel complesso favorevoli le attese 2014 dell’energia. Sulla base delle stime di Banca sugli ordini esteri. d’Italia per marzo, nel primo trimestre l’attività L’inflazione al consumo ha continuato a scendere industriale sarebbe aumentata di circa mezzo pun- in misura significativa e superiore alle attese pre- to percentuale. valenti tra gli analisti di mercato, collocandosi in Le indagini qualitative delineano nel primo trime- marzo allo 0,3% sui dodici mesi (principalmente per stre 2014 un miglioramento del clima di fiducia sia effetto della contrazione dei prodotti energetici e delle imprese manifatturiere che nel comparto dei alimentari). servizi; l’indice PMI ha oscillato intorno alla soglia Secondo gli operatori professionali censiti da Con- coerente con l’espansione dell’attività. sensus Economics, l’inflazione in Italia continue- Nel quarto trimestre del 2013 gli investimenti fissi rebbe a rimanere contenuta, collocandosi allo 0,9% lordi sono tornati ad aumentare (+0,9% sul periodo nel 2014 e all’1,2% alla fine del 2015. precedente), sospinti dalla componente dei mezzi di trasporto, anche per effetto di alcuni incentivi Per quanto riguarda le Banche italiane nei tre mesi fiscali; la spesa per macchinari e attrezzature ha terminanti in febbraio 2014, si è mantenuta presso- invece ristagnato. Sulla base della recente rileva- ché stabile la raccolta di depositi da parte di resi- zione trimestrale condotta dalla Banca d’Italia in denti; il tasso di crescita sui dodici mesi si è atte- collaborazione con Il Sole 24 Ore, nei primi tre me- stato all’1,4%. Nello stesso periodo è rimasta posi- si del 2014 le condizioni per investire sono miglio- tiva la crescita del capitale e delle riserve (+5,8%) rate, riportandosi sui livelli prevalenti agli inizi del e sono divenuti meno negativi i collocamenti netti 2011. di obbligazioni. Sono diminuiti i depositi di non re- Gli investimenti in costruzioni sono nuovamente sidenti e le passività verso l’Eurosistema. diminuiti nell’ultimo trimestre 2013, per il 2014 si I sondaggi più recenti presso le imprese, segnalano attenua il pessimismo degli operatori immobiliari una lieve attenuazione della restrizione nelle con- sull’andamento del proprio mercato di riferimento, dizioni di accesso al credito, ma non si è ancora tuttavia la debolezza prosegue. invertita la flessione dei prestiti alle imprese, scesi Nei dodici mesi terminanti a febbraio del 2014 i ulteriormente in febbraio. prestiti bancari alle imprese (incluse le famiglie La riduzione dei prestiti al settore privato non fi- produttrici) sono diminuiti ulteriormente (-5%), nanziario è proseguita, anche se a un ritmo inferio- mentre la raccolta obbligazionaria netta delle im- re (-2,3% nei tre mesi terminanti in febbraio 2014) prese italiane rimane positiva (i collocamenti effet- rispetto a quello segnato in novembre 2013 (-4,5%). tuati nei primi due mesi del 2014 sono stati pari a 9 La diminuzione ha riguardato soprattutto i finan- miliardi contro i 6,6 miliardi di euro dell’ultimo ziamenti alle società non finanziarie (-3,3%), ma trimestre 2013). anche quelli alle famiglie (-1%). Nel quarto trimestre del 2013 i consumi delle fami- In febbraio sono rimasti invariati i tassi di interesse glie sono rimasti quasi invariati (-0,1% sul periodo applicati alle nuove erogazioni alle imprese: al precedente). La spesa per beni non durevoli e se- 3,5% per la media dei prestiti, al 4,4% per i finan- midurevoli ha continuato a scendere sensibilmente ziamenti di ammontare inferiore al milione di euro (-0,8%); mentre quella per beni durevoli e servizi è e al 2,8% per quelli di importo superiore. aumentata per la prima volta da quasi due anni (di Il costo del credito alle imprese resta al di sopra di circa mezzo punto percentuale). Il reddito disponi- quello medio dell’area dell’euro di circa 80 punti bile si è attestato sul livello del trimestre prece- base. Si è invece ridotto di un decimo di punto il dente (-0,1% in termini reali). tasso di interesse medio sui nuovi mutui alle fami- La propensione al risparmio è marginalmente sali- glie (al 3,4%); il relativo differenziale rispetto alla ta, al 10,2%, in rialzo di quasi due punti percentuali media dell’area è di circa 40 punti base. rispetto allo stesso periodo del 2012. Nei primi me- Nel quarto trimestre del 2013 il flusso di nuove sof- si del 2014 si sono manifestati segnali di minore ferenze in rapporto ai prestiti alle imprese, al net- debolezza dei consumi. Le immatricolazioni di au- to dei fattori stagionali e in ragione d’anno, è di- tovetture, pur restando su livelli storicamente mol- minuito per la prima volta dal 2011, dal 4,8% al to bassi, sono cresciute nel primo trimestre (del 4,5%; quello per le famiglie consumatrici è rimasto 2,6%). sostanzialmente invariato su livelli più bassi (1,3%). In marzo l’indice del clima di fiducia delle famiglie Secondo le informazioni attualmente disponibili, ha più che recuperato il calo del mese precedente, nei mesi di gennaio e febbraio di quest’anno collocandosi nella media del primo trimestre su va- l’esposizione complessiva nei confronti dei debitori lori superiori a quelli registrati nello scorso autun- segnalati per la prima volta in sofferenza è scesa no. Si è attenuato il pessimismo circa l’evoluzione del 16% rispetto al periodo corrispondente del futura del mercato del lavoro e sono migliorati i 2013. Al netto dei fattori stagionali, l’aggregato giudizi sulla situazione economica generale del Pa- registra un calo anche rispetto al bimestre prece- ese. La spesa per consumi resta tuttavia molto al di dente. sotto del livello del 2007 (quasi l’8%). Nel quarto trimestre del 2013 le esportazioni di be- Nel 2013 la redditività dei gruppi bancari italiani ha ni e servizi hanno continuato a crescere, benefi- risentito della flessione del volume dei prestiti, che ciando dell’espansione della domanda mondiale. ha contribuito a ridurre il margine di interesse (- 9,9%), mentre sono migliorati gli altri ricavi (+6%); 5 il margine di intermediazione è diminuito del 2,6%. La raccolta netta è stata positiva nei comparti fles- Nonostante il contenimento dei costi operativi (- sibile, azionario e bilanciato; mentre si sono avuti 2,7%), in particolare delle spese per il personale (- deflussi netti per i fondi monetari, obbligazionari e 5%), il risultato di gestione si è nel complesso ridot- speculativi. to (-2,4%). La redditività delle banche nel 2013 ha soprattutto risentito delle elevate rettifiche di va- Nel 2013 l’indebitamento netto è rimasto stabile al lore sui crediti, che sono cresciute di un terzo per 3% del PIL, nonostante l’ulteriore calo del prodot- effetto della valutazione particolarmente prudente to. L’incidenza del debito sul PIL è salita al 132,6%; delle attività in bilancio da parte dei maggiori l’aumento di 5,7 punti rispetto al 2012 è derivato gruppi; tale valutazione si è riflessa positivamente per oltre un terzo dall’accelerazione del pagamen- sui corsi azionari. Il rendimento del capitale e delle to dei debiti commerciali delle Amministrazioni riserve (ROE), al netto delle componenti non ricor- pubbliche e dal sostegno finanziario ai paesi della renti quali le svalutazioni sugli avviamenti, è stato UEM. I dati del primo trimestre segnalano un lieve negativo (-1,3%, dallo 0,9% nel 2012). Alla fine del miglioramento del fabbisogno del settore statale e 2013 il core tier 1 ratio si è mediamente attestato una dinamica positiva delle entrate tributarie con- al 10% e il total capital ratio al 13,8%. Per i primi tabilizzate nel bilancio dello Stato. cinque gruppi i coefficienti si sono collocati, in Nel 2013 la pressione fiscale, aumentata di un pun- media, al 10,4% e al 14,5%, rispettivamente. to percentuale tra il 2009 e il 2012, è scesa di 0,2 punti, al 43,8%. L’anno scorso il fabbisogno delle Amministrazioni 2.3. Mercati Finanziari e Prospettive pubbliche al netto delle dismissioni mobiliari è sta- dell’area euro to pari a 78,8 miliardi, a fronte di 74,2 nel 2012. Al netto delle risorse destinate al sostegno finanziario ai paesi della UEM (13 miliardi; 29,5 nel 2012) e dei Nel primo trimestre del 2014 le condizioni dei mer- fondi per accelerare il pagamento dei debiti com- cati finanziari italiani hanno continuato a migliora- merciali delle Amministrazioni pubbliche e dei rim- re: i rendimenti dei titoli di Stato e i premi per il borsi fiscali (21,6 miliardi), il fabbisogno è risultato rischio sovrano sono diminuiti, le quotazioni azio- inferiore di 0,4 miliardi rispetto al valore del 2012. narie sono salite, i premi per il rischio sulle obbli- Nei programmi del Governo presentati nel Docu- gazioni private sono scesi. mento di economia e finanza 2014, l’indebitamento Il venir meno dei timori di disgregazione della mo- netto sul PIL scenderebbe ulteriormente al 2,6% nel neta unica, l’avanzamento delle riforme strutturali 2014 e all’1,8% nel 2015: al netto degli effetti del nei paesi più colpiti dalla crisi e i progressi conse- ciclo, diminuirebbe allo 0,6% quest’anno, allo 0,1% guiti dalle istituzioni europee hanno concorso a de- il prossimo e raggiungerebbe il pareggio nel 2016. terminare una progressiva discesa dei rendimenti Il Governo ha anche indicato che intende introdurre dei titoli di Stato. Dalla fine del 2013 i rendimenti a breve misure di riduzione permanente del cuneo dei titoli decennali italiani sul mercato secondario fiscale (uno sgravio dell’Irpef per i lavoratori con sono diminuiti di 95 punti base (al 3,17%), i diffe- redditi bassi e dell’IRAP per le imprese). Le risorse renziali rispetto ai corrispondenti titoli tedeschi si sarebbero reperite in larga parte attraverso la revi- sono ridotti di 55 punti base (a 165 punti base). sione della spesa. La riduzione dei premi per il rischio è stata genera- Nel DEF si prevede che il rapporto tra il debito e il lizzata. I premi sui credit default swap (CDS) rela- prodotto aumenti nell’anno in corso di oltre due tivi alle maggiori banche italiane sono diminuiti di punti percentuali, al 134,9%, prevalentemente per 69 punti base, portandosi a 147 punti base. Tale effetto dell’accelerazione del pagamento dei debiti livello resta ampiamente superiore a quello medio commerciali delle Amministrazioni pubbliche. Dal dei CDS delle principali banche tedesche e francesi 2015 il debito inizierebbe a ridursi, arrivando al (rispettivamente 84 e 76 punti base). 120,5% del PIL nel 2018. A tale riduzione contribui- Dalla fine del 2013 i corsi azionari italiani sono cre- rebbero l’esaurirsi del programma di rimborso dei sciuti dell’11%, a fronte di un aumento dell’1% nel debiti commerciali dal 2015, avanzi primari via via complesso dell’area dell’euro. L’aumento è stato crescenti (che raggiungerebbero il 5% del PIL nel determinato da una significativa riduzione del pre- 2018) e privatizzazioni per 0,7 punti percentuali di mio per il rischio richiesto dagli investitori, che ha PIL l’anno nel periodo 2014-17. raggiunto livelli prossimi a quelli medi dell’area Nonostante primi segnali di miglioramento della dell’euro, oltre che da una lieve crescita della red- domanda interna, il quadro economico resta fragi- ditività attesa delle società quotate. le. Per il progressivo riassorbimento della disoccu- Nel quarto trimestre del 2013 le banche italiane pazione (specie della componente giovanile, più hanno proseguito l’attività di emissione di obbliga- colpita dalla crisi) è necessaria una crescita duratu- zioni sui mercati internazionali ma, a fronte degli ra e un’accresciuta capacità di innovazione delle elevati importi in scadenza sul mercato interno, si aziende. sono avuti rimborsi netti di obbligazioni bancarie Occorre che le politiche economiche sostengano la (14 miliardi, 44 nell’area dell’euro). fiducia di imprese e famiglie, proseguano nella rea- Nel quarto trimestre del 2013 gli afflussi netti di lizzazione delle riforme e assicurino la riduzione risparmio ai fondi comuni aperti, di diritto italiano del peso del debito sul PIL, la cui velocità non di- o estero, si sono ridotti (6 miliardi, contro 7 nel pende solo dalla gestione prudente delle finanze trimestre precedente). 6 pubbliche ma anche dall’espansione dell’attività plessiva si collocherebbe in media allo 0,7% nel economica. Nell’area dell’euro resta essenziale 2014, all’1,1% nel 2015 e all’1,4% nel 2016. Il recu- contrastare l’eccesso di disinflazione. pero previsto per l’inflazione armonizzata comples- Nella riunione del proprio Consiglio Direttivo dell’8 siva riflette il graduale rafforzamento della ripresa maggio 2014, la BCE ha dichiarato di voler mettere economica, che sta portando a una crescita più vi- in atto un "pacchetto di nuove misure" per aiutare gorosa dei salari e dei profitti interni. Un impatto l'economia reale. Misure che "includono nuove ope- al rialzo sull’inflazione deriverebbe anche razioni di rifinanziamento a lungo termine per il dall’ipotesi di rincari delle materie prime non e- sistema bancario (un nuovo Ltro) e un lavoro prepa- nergetiche e dei manufatti importati, dal calo as- ratorio legato all'acquisto di Abs e un allungamento sunto per le quotazioni petrolifere, dall’effetto ri- dei prestiti a tasso fisso". Il pacchetto di nuove mi- tardato del marcato apprezzamento dell’euro e dal sure servirà a riportare l'inflazione al 2%. persistente sottoutilizzo della capacità produttiva Nel dettaglio, i nuovi "targeted Ltro" (Tltro) saran- nell’economia. L’inflazione al netto degli alimenta- no due, uno a settembre e uno a dicembre 2014, ri e dell’energia aumenterebbe via via, portandosi con un importo iniziale combinato di 400 miliardi di dall’1% nel 2014, all’1,2% nel 2015 e all’1,5% nel euro e scadenza prevista per entrambi nel settem- 2016. bre 2018. Le banche, avranno inizialmente la pos- sibilità di ottenere fondi per il 7% dell'importo tota- le dei loro affidamenti alle imprese non finanziarie dell'Area Euro, con l'esclusione dei mutui immobi- 3. Andamento delle BCC-CR liari alle famiglie. Inoltre, tra marzo 2015 e giugno 2016 le banche potranno ricevere ogni trimestre nel contesto del sistema fino a tre volte l'incremento dell’importo dei loro affidamenti netti rispetto ad un periodo benchmark bancario sempre a favore delle imprese non finanziarie, con l'esclusione dei prestiti alle famiglie per l'acquisto di case. Dopo 24 mesi dall'inizio dei due Ltro, le I dati sull’andamento del sistema di credito coope- banche avranno la facoltà di rimborsare i fondi ot- rativo sono disponibili con riferimento al mese di tenuti. marzo 2014 e allo stesso periodo dell’anno prece- dente. Secondo le previsioni macroeconomiche formulate Sotto il profilo della struttura del Credito Coopera- dagli esperti dell’euro sistema nel giugno 2014, la tivo, il numero delle BCC nel primo trimestre 2014 ripresa economica dell’area euro si rafforzerà gra- è pari a 382 (corrispondente al 55,8% del totale dualmente nel triennio 2014-2016, sospinta da un delle banche operanti in Italia), con 4.458 sportelli aumento della domanda interna e, in misura infe- (pari al 14,1% del sistema bancario nazionale). Ne- riore, di quella estera. La domanda interna sta be- gli ultimi dodici mesi gli sportelli sono cresciuti di neficiando dell’orientamento accomodante della 20 unità. Le BCC sono presenti in 101 provincie e politica monetaria, di un ritorno a un’intonazione 2.711 comuni. sostanzialmente neutra delle politiche di bilancio, Il numero dei soci è pari a 1.180.369 unità. I dipen- delle migliori condizioni di finanziamento e del denti delle BCC sono circa 37.000 invariati su base clima di fiducia più positivo in un contesto di mino- d'anno. re incertezza. Inoltre, il reddito disponibile reale è sostenuto da un graduale incremento della crescita 3.1. Impieghi salariale e da una flessione dei prezzi dell’energia. Al tempo stesso, ci si attende che l’impatto avver- Nel primo trimestre 2014 la quota di mercato delle so sulle prospettive economiche esercitato dalla BCC-CR rappresenta il 7,3% del sistema bancario necessità di un ulteriore aggiustamento dei bilanci italiano. Gli impieghi lordi a clientela ammontano a e dall’elevata disoccupazione diminuisca solo gra- 136,1 miliardi di euro, con un decremento nell'anno dualmente nell’orizzonte di proiezione. La doman- pari all1% rispetto al -3,3% del sistema bancario. da estera dovrebbe essere favorita da una graduale Considerando anche i finanziamenti erogati dalle ripresa a livello mondiale, benché sia probabile banche di secondo livello del Credito Cooperativo, che, in una fase iniziale, le sue ricadute positive gli impieghi della Categoria ammontano complessi- sulle esportazioni dell’area dell’euro vengano in vamente a 150,2 miliardi di euro, per una quota di parte compensate dagli effetti dell’apprezzamento mercato dell’ 8%. della moneta unica. Le previsioni indicano I finanziamenti alle imprese sono pari a 88,6 mi- un’espansione del PIL in termini reali pari all’1% liardi di euro, con un decremento nell'anno pari nel 2014, all’1,7% nel 2015 e all’1,8% nel 2016; tali all’1,7%, contro il -2,7% registrato dal sistema ban- incrementi, superiori alla crescita potenziale sti- cario. La quota di mercato delle BCC-CR per i fi- mata, contribuirebbero a una graduale riduzione nanziamenti alle imprese si attesta, nel primo tri- dell’output gap negativo a fronte di un lieve calo mestre 2014 al 9,6%. Se si tiene conto anche dei del tasso di disoccupazione. finanziamenti alle imprese erogati dalle banche di L’inflazione dell’area dell’euro misurata sullo IAPC secondo livello del Credito Cooperativo, gli impie- dovrebbe via via aumentare nel periodo in esame, ghi al settore produttivo sono risultati pari a circa pur mantenendosi su livelli contenuti; quella com- 7
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