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ALLEGATOA alla Dgr n. 1120 del 25 agosto 2015 PDF

158 Pages·2015·8.08 MB·Italian
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giunta regionale – 9^ legislatura ALLEGATOA alla Dgr n. 1120 del 25 agosto 2015 pag. 1/158 COMITATO REGIONALE DI COORDINAMENTO DELLE ATTIVITA’ DI PREVENZIONE E VIGILANZA IN MATERIA DI SALUTE E SICUREZZA SUL LAVORO DEL VENETO D.P.C.M. 21 DICEMBRE 2007, D.LGS. 9 APRILE 2008 N. 81, DGRV 30 DICEMBRE 2008, N. 4182 PIANIFICAZIONE Regione del Veneto Rappresentanza Industria del Veneto DELLE ATTIVITA’DI VIGILANZA Direzione Interregionale MiLPS NEGLI AMBIENTI DI LAVORO Rappresentanza Commercio del Veneto ANNO 2015 Direzione Regionale INAIL Rappresentanza Artigianato del Veneto Direzione Regionale INPS REPORT Rappresentanza Agricoltura del Veneto DELLE ATTIVITA’ DI INAIL Settore Certificazione, Verifica e Ricerca CGIL Veneto VIGILANZA ARPA del Veneto PREVENZIONE CISL Veneto FORMAZIONE Direzione Interregionale VV.F. UIL Veneto E ASSISTENZA URP del Veneto ANNO 2014 CISAL Veneto ANCI del Veneto ANMIL Veneto Autorità Portuale di Venezia Direzione Marittima di Venezia ALLEGATOA alla Dgr n. 1120 del 25 agosto 2015 pag. 2/158 INDICE PARTE PRIMA: Contesto regionale e indicatori di salute Indicatori economici, produttivi, demografici e indicatori di salute e sicurezza • Il contesto recente e la crisi economica • Infortuni sul lavoro • Malattie professionali PARTE SECONDA: Il Comitato Regionale di Coordinamento nel quadro istituzionale del Piano Nazionale Prevenzione e del D.Lgs. 9 aprile 2008, n. 81 Premessa Regione del Veneto • Sezione Prevenzione • SPISAL • ARPAV • Comitato Regionale di Coordinamento nel quadro del Capo II del D.Lgs. n. 81/2008 PARTE TERZA: Pianificazione delle attività per l’anno 2014 Vigilanza in materia di sicurezza e salute sul lavoro • Contesto di riferimento • Pianificazione SPISAL • Pianificazione ARPAV • Pianificazione DTL • Pianificazione VV.F. • Pianificazione Direzione Marittima Venezia • Attività congiunta SPISAL – DTL – INAIL – INPS Sistemi informativi:azioni da sviluppare Programmazione iniziative regionali di formazione 2014-2016 Attività promozionali 2014 • INAIL PARTE QUARTA: report attività di prevenzione, vigilanza, formazione e assistenza anno 2013 • Attività di vigilanza coordinata • Attività congiunta DTL/SPISAL • Attività di vigilanza per Enti • Sistema di riferimento veneto per la sicurezza nelle scuole (SiRVeSS) PARTE QUINTA: attività dei Comitati Provinciali di Coordinamento nell’anno 2013 • Belluno • Padova • Rovigo • Treviso • Venezia • Verona • Vicenza 2 ALLEGATOA alla Dgr n. 1120 del 25 agosto 2015 pag. 3/158 PARTE PRIMA Contesto regionale e Indicatori di salute 3 ALLEGATOA alla Dgr n. 1120 del 25 agosto 2015 pag. 4/158 INDICATORI ECONOMICI, PRODUTTIVI, DEMOGRAFICI E INDICATORI DI SALUTE E SICUREZZA Indicatori demografici, economici, produttivi (Elaborati dal Programma Regionale Epidemiologia Occupazionale – responsabile dott. Roberto Agnesi) Il contesto recente e la crisi economica Il quadro generale che si è delineato dopo il 2008 non è sostanzialmente mutato nonostante alcuni timidi e incostanti accenni di ripresa dopo la crisi economica del 2008. Il numero di infortuni sul lavoro è ancora in progressiva riduzione; accanto ad un’effettiva riduzione del rischio di infortunio per molteplici fattori di tipo organizzativo connessi al contesto produttivo e alla maggiore attenzione alla prevenzione da parte delle aziende continua la riduzione del numero di infortuni connessa alla riduzione della produzione manifatturiera e nel settore delle costruzioni. Nell’ultimo decennio si è rilevata una costante e progressiva tendenza a non denunciare gli infortuni di lieve entità mentre quelli più gravi diminuiscono di meno o sono in lieve aumento (infortuni invalidanti); ciò costituisce un elemento di preoccupazione in vista di una possibile ripresa produttiva poiché la spiccata riduzione degli infortuni totali non sembra del tutto connessa ad un miglioramento della sicurezza. Le malattie professionali denunciate si sono stabilizzate dopo un aumento dovuto perlopiù al recupero di casi non segnalati in precedenza e alle modifiche apportate alle tabelle delle malattie indennizzate. In ogni caso le malattie sono ancora largamente sotto notificate e vi sono ampi spazi per migliorare la conoscenza del fenomeno. Anche se nel lungo periodo vi è un trend netto e costante in riduzione degli infortuni sul lavoro e le condizioni di esposizione a fattori di rischio professionali sono migliorate, permane un elevato numero di persone che vivono in condizione di disabilità totale o parziale negli anni successivi ad un infortunio sul lavoro o ad una malattia professionale. Secondo dati INAIL relativi al Veneto, aggiornati al 31 dicembre 2012, sono 52.628 (54.002 al 31/12/2011) i lavoratori (o gli eredi in caso di morte) titolari di rendita per lesioni permanenti, di cui 46.795 maschi e 5.833 femmine, 39.995 per infortunio sul lavoro e 12.633 per malattia professionale. Questi dati non rappresentano tuttavia l’interezza del fenomeno poiché non considerano i danni permanenti al di sotto della soglia di indennizzabilità (10% fino al 2000, 5% dopo il DLgs 38/2000 che ha introdotto il danno biologico) e le lesioni minori indennizzabili ma liquidate in capitale senza costituzione di rendita; queste due situazioni, anche se per lesioni meno gravi, sono numericamente superiori ai valori sopra riportati. Al danno alla salute deve aggiungersi il danno economico costituito dai costi diretti e indiretti dell’infortunio che gravano sulla società e sull’azienda. Infortuni sul Lavoro L’obiettivo della riduzione degli infortuni più gravi, condiviso dagli stati membri della Comunità Europea, è stato recepito dal Piano Nazionale di Prevenzione 2010-2012 prorogato al 2013 e fatto proprio dal Piano Regionale di Prevenzione della Regione del Veneto che ha sviluppato diversi progetti su questo tema. Allo stato attuale si evidenzia una netta riduzione del numero di infortuni totali e dei relativi tassi di incidenza; tuttavia, ad una più attenta analisi, emergono alcuni elementi che inducono a valutare con prudenza l’ipotesi che questo dato sia dovuto, nel breve periodo, ad un soltanto ad miglioramento delle condizioni di sicurezza nei luoghi di lavoro; infatti, le variazioni rapide sono più verosimilmente connesse all’andamento economico mentre, nel lungo periodo, si possono osservare cambiamenti dovuti ad una diversa distribuzione delle attività a rischio (aumento del terziario e delocalizzazione delle attività manifatturiere), al miglioramento delle tecnologie produttive (automazione) e all’applicazione della normativa sulla sicurezza. A questi miglioramenti effettivi si devono aggiungere le riduzioni apparenti del numero di infortuni (sottonotifica dei casi lievi) o dei tassi di incidenza (contemporanea riduzione del numero di infortuni e 4 ALLEGATOA alla Dgr n. 1120 del 25 agosto 2015 pag. 5/158 scarsa rispondenza alla realtà della stima dei lavoratori esposti, calcolata sulla base del monte salariale erogato e usata al denominatore del tasso di incidenza che, non sempre, corrisponde all’effettiva riduzione della produzione in periodi di crisi). Per analizzare questi complessi fenomeni non è sufficiente utilizzare un solo indicatore ma è necessario considerare in modo integrato le diverse informazioni. Tabella 1. – Infortuni riconosciuti dall’INAIL in tutti i settori di attività (Industria e servizi, Agricoltura, Conto Stato) in Veneto distinti per i principali settori. Sono esclusi gli studenti, gli sportivi, gli addetti ai servizi domestici e gli infortuni in itinere. 2000 2001 2002 2003 2004 2005 2006 2007 2008 2009 2010 2011 2012 Industria 68.854 68.208 65.300 62.555 60.355 56.183 55.767 55.095 51.255 43.651 43.025 39.523 34.849 Lavoratori Conto Stato 724 776 702 888 962 998 1.039 987 1.120 1.062 1.080 1.077 961 Agricoltura 5.630 5.470 4.944 4.732 4.704 4.509 4.386 4.025 3.780 3.640 3.335 2.992 2.735 TOTALE 75.208 74.454 70.946 68.175 66.021 61.690 61.192 60.107 56.155 48.353 47.440 43.592 38.545 Tabella 2. – Infortuni riconosciuti dall’INAIL in tutti i settori di attività (Industria e servizi, Agricoltura, Conto Stato, COLF) in Veneto distinti per gravità. Sono esclusi gli studenti, gli sportivi e gli infortuni in itinere. Nella seconda parte della tabella, gli infortuni invalidanti sono distinti per classe di gravità dei postumi permanenti. (*) nel 2000 è entrato in vigore il DLgs 38/2000 che ha modificato la gestione dei casi in itinere e ha introdotto il danno biologico con postumi riconoscibili > 5% invece del 10% 2000(*) 2001 2002 2003 2004 2005 2006 2007 2008 2009 2010 2011 2012 Totale degli infortuni riconosciuti INAIL 75.208 74.454 70.946 68.175 66.021 61.690 61.192 60.107 56.155 48.353 47.440 43.592 38.545 Prognosi > 30 gg + invalidanti + mortali 15.662 15.682 15.041 14.919 15.071 14.118 14.338 14.258 13.615 12.415 12.184 11.256 10.087 Invalidanti + mortali 2.193 2.408 2.583 2.628 2.781 2.812 2.999 3.003 2.969 2.809 2.789 2.395 2.019 Mortali 142 83 83 99 74 64 70 86 79 51 63 51 50 Classi postumi 2000 2001 2002 2003 2004 2005 2006 2007 2008 2009 2010 2011 2012 da 6 a 15 % 1.340 1.880 2.012 2.019 2.159 2.213 2.317 2.353 2.336 2.261 2.182 1.877 1.607 da 16 a 32 % 521 360 415 426 469 459 526 468 461 419 465 402 310 da 33 a 45 % 111 44 38 41 43 36 48 54 53 53 50 38 43 da 46 a 66 % 51 27 16 22 23 19 22 18 24 14 15 19 5 da 67 a 73 % 7 3 3 1 4 7 1 6 5 0 2 0 1 da 74 a 99 % 12 10 11 15 7 11 14 16 9 9 9 7 1 100% 8 1 5 5 2 3 1 2 2 2 3 1 2 Totale 2.050 2.325 2.500 2.529 2.707 2.748 2.929 2.917 2.890 2.758 2.726 2.344 1.969 Come si può vedere in Tabella 1, si è verificata una netta riduzione degli infortuni soprattutto nei settori Industria e Servizi ed Agricoltura. Figura 1. –Variazione percentuale rispetto al 2000 Figura 2. – Percentuale di infortuni mortali e del numero di infortuni riconosciuti dall’INAIL in invalidanti sul totale degli infortuni riconosciuti tutti i settori di attività in Veneto distinti per dall’INAIL in tutti i settori di attività in Veneto. Sono gravità. Sono esclusi gli studenti, gli sportivi e gli esclusi gli studenti, gli sportivi e gli infortuni in itinere. infortuni in itinere. Per gli anni 2011 e 2012 il dato Per gli anni 2011 e 2012 il dato non è ancora non è ancora stabilizzato per gli eventi più gravi. stabilizzato per gli eventi più gravi. 50 7,0 40 30 6,0 27,2 20 5,0 10 0 -7,9 4,0 -10 -22,2 -20 3,0 -30 -35,6 -40 2,0 -36,9 -48,7 -50 2000 2001 2002 2003 2004 2005 2006 2007 2008 2009 2010 2011 2012 1,0 -60 Totale degli infortuni riconosciuti INAIL Prognosi > 30 gg + invalidanti + mortali 0,0 Invalidanti + mortali 2000 2001 2002 2003 2004 2005 2006 2007 2008 2009 2010 2011 2012 5 ALLEGATOA alla Dgr n. 1120 del 25 agosto 2015 pag. 6/158 In Figura 1 si può osservare che la riduzione degli infortuni ha interessato prevalentemente gli infortuni lievi fino al 2010 poiché il totale degli infortuni si riduce percentualmente di più rispetto a i casi con prognosi superiore a 30 giorni (T30) e a quelli mortali e invalidanti. Ciò è confermato dal progressivo aumento della percentuale di infortuni gravi sul totale riportato in Figura 2. Nel periodo 2011-2012, pur con le dovute cautele perché i dati dell’ultimo periodo non sono ancora stabilizzati, sembra realizzarsi un’inversione di tendenza con netta riduzione anche degli infortuni gravi. Limitatamente al solo settore Industria e Servizi, è possibile anche calcolare i tassi di incidenza: in Figura 3; si osserva il trend in costante diminuzione del tasso di incidenza di infortuni totali e un lieve ma costante calo dei T30. Nel 2011 si conferma anche il trend in calo degli infortuni invalidanti e mortali. Figura 3 – Solo settore Industria e Servizi: tasso di incidenza degli infortuni in occasione di lavoro distinti per gravità. Sono esclusi gli studenti, i collaboratori domestici, gli sportivi e gli infortuni in itinere. 45,0 1,5 42,4 40,0 1,20 1,3 35,0 1,19 1,1 0 30,0 T3 0,9 ali uti - 25,0 22,6 mort nosci 0,7 nti e o 20,0 a c d Tuti i ri 15,0 0,5 Invali 0,3 10,0 7,6 4,8 0,1 5,0 0,0 -0,1 2000 2001 2002 2003 2004 2005 2006 2007 2008 2009 2010 2011 Tutti riconosciuti T30 Invalidanti e mortali In tutti gli andamenti si riconosce una riduzione più marcata nel periodo di crisi 2008-2009 con una risalita in corrispondenza dell’accenno di ripresa produttiva nel 2010; i dati successivi, non ancora stabilizzati, sembrano indicare un ulteriore calo in corrispondenza del 2011 e del 2012. La riduzione di minor grado dei T30 e il trend in aumento dei casi invalidanti e mortali, anche se espressi come tasso di incidenza, sembra confermare il notevole ruolo della sottonotifica dei casi lievi nella riduzione totale degli infortuni fino al 2010; sembra tuttavia in atto un trend in riduzione anche dei casi gravi che, se confermato nei successivi aggiornamenti indicherebbe un positivo effetto di abbattimento del rischio. L’analisi più approfondita degli indicatori consente di evidenziare l’agricoltura e l’edilizia come i due settori produttivi in cui è maggiore il rischio di infortuni gravi anche se negli ultimi due anni la notevole diminuzione di attività in edilizia ha ridotto notevolmente anche gli infortuni. Le modalità di accadimento più frequentemente coinvolte nei casi gravi (escludendo gli incidenti stradali sia in itinere sia in orario di lavoro) sono le cadute dall’alto, la caduta dall’alto di oggetti pesanti, il ribaltamento dei trattori agricoli, lo schiacciamento fra automezzi o parti di macchine. Anche le piccole dimensioni aziendali (in particolare per quanto riguarda i lavoratori autonomi) e l’esecuzione di lavori estemporanei sembrano essere correlate con il maggior rischio di infortuni. La disponibilità dei dati INAIL, trasmessi alle Regioni e alle ASL nell’ambito dei Flussi Informativi Inail Regioni, consentono di indirizzare la programmazione regionale e locale verso le situazioni e le aziende a maggior rischio. Tabella 3. – Infortuni riconosciuti dall’INAIL in tutti i settori di attività (Industria e servizi, Agricoltura, Conto Stato) distinti per comparto. Sono esclusi gli studenti, i collaboratori domestici, gli sportivi e gli infortuni in itinere. 6 ALLEGATOA alla Dgr n. 1120 del 25 agosto 2015 pag. 7/158 2000 2001 2002 2003 2004 2005 2006 2007 2008 2009 2010 2011 2012 01 Agrindustria e pesca 608 622 647 704 722 610 626 652 685 657 645 625 611 02 Estrazioni minerali 168 163 152 154 118 134 123 100 75 63 70 53 38 03 Industria Alimentare 1.682 1.601 1.575 1.532 1.339 1.249 1.092 1.062 1.088 1.030 944 867 755 04 Industria Tessile 2.478 2.370 1.973 1.628 1.440 1.169 1.182 989 890 703 684 587 471 05 Industria Conciaria 686 584 577 547 509 453 400 446 328 290 305 270 220 06 Industria Legno 4.048 3.814 3.510 3.404 3.178 2.849 2.814 2.696 2.409 1.969 1.905 1.650 1.369 07 Industria Carta 1.284 1.237 1.116 1.076 987 965 915 896 820 638 669 595 525 08 Industria Chimica e Petrolio 2.157 2.208 1.983 1.897 1.835 1.590 1.631 1.632 1.389 1.162 1.216 1.099 953 09 Industria Gomma 205 176 189 184 241 172 192 167 115 94 135 114 76 10 Ind.Trasf. non Metalliferi 2.642 2.602 2.344 2.044 1.870 1.711 1.717 1.686 1.448 1.096 1.008 910 749 11 Industria Metalli 1.280 1.312 1.250 1.147 1.029 1.092 1.153 1.146 957 597 845 758 702 12 Metalmeccanica 13.856 13.120 12.288 11.562 10.861 10.065 10.285 10.376 9.742 7.360 6.996 6.453 5.598 13 Industria Elettrica 880 768 662 623 527 506 501 492 458 332 318 300 254 14 Altre Industrie 3.328 3.084 2.943 2.411 2.214 2.068 2.152 2.131 1.977 1.488 1.422 1.261 1.096 15 Elettricita Gas Acqua 333 306 297 223 253 222 199 195 151 159 129 115 115 16 Costruzioni 10.813 10.767 10.839 11.300 10.668 9.962 9.895 9.663 8.612 7.477 7.099 6.179 5.305 17 Commercio 3.325 3.408 3.078 3.250 3.259 3.068 3.100 2.971 2.983 2.649 2.882 2.721 2.421 18 Trasporti 3.010 3.081 2.980 2.894 2.906 2.720 2.574 2.689 2.519 2.314 2.245 2.182 1.904 19 Sanita' 2.120 1.983 2.090 1.996 2.035 2.179 2.112 2.139 2.171 2.429 2.571 2.559 2.364 20 Servizi 10.997 12.010 12.081 12.048 12.780 11.837 11.430 11.232 10.815 9.942 9.713 9.049 8.256 99 Comparto non determinabile 2.939 2.982 2.716 1.920 1.574 1.554 1.664 1.729 1.615 1.190 1.213 1.168 1.055 TOTALE INDUSTRIA 68.839 68.198 65.290 62.544 60.345 56.175 55.757 55.089 51.247 43.639 43.014 39.515 34.837 Agricoltura 5.630 5.470 4.944 4.732 4.704 4.509 4.386 4.025 3.780 3.640 3.335 2.992 2.735 Conto Stato 739 786 712 899 972 1.006 1.049 993 1.128 1.074 1.091 1.085 973 TOTALE 75.208 74.454 70.946 68.175 66.021 61.690 61.192 60.107 56.155 48.353 47.440 43.592 38.545 Malattie Professionali L’andamento delle malattie professionali è più difficilmente inquadrabile rispetto a quello degli infortuni a causa del tempo di latenza molto variabile tra esposizione ed insorgenza della malattia e dell’effetto connesso all’aggiornamento delle tabelle delle patologie indennizzate da INAIL. I dati più recenti mostrano come le patologie muscolo scheletriche siano oggi al primo posto, avendo superato l’ipoacusia da rumore. In questo campo esiste tuttavia un ampio margine di recupero di casi non segnalati, anche perché può essere difficile riconoscere una malattia causata da esposizioni remote nel tempo. Il numero stesso di malattie professionali non è ben noto poiché le segnalazioni che pervengono all’INAIL e alle ASL non sono sovrapponibili. Il trend attuale è in stabilizzazione dopo l’aumento del 2009, verosimilmente per effetto di “recupero” di patologie non segnalate in precedenza dopo la pubblicazione delle nuove tabelle nel 2008. Tabella 4 – Dettaglio malattie segnalate agli SPISAL e totale denunciate all’INAIL per anno. Regione Veneto. Malattie segnalate agli SPISAL 2000 2001 2002 2003 2004 2005 2006 2007 2008 2009 2010 2011 2012 2013 Ipoacusia 1.348 1.131 1.130 1.016 985 674 863 726 640 611 588 499 453 354 Dermatite 133 135 124 141 112 76 54 81 66 62 72 72 95 50 Respiratorie (escl. tumori) 102 183 408 217 159 139 143 131 198 153 153 146 129 152 Muscolo scheletriche 126 141 334 366 350 335 529 552 599 769 796 914 912 1043 Altri tumori (escluso Mesotelioma) 35 152 122 136 143 112 110 123 66 94 112 113 191 153 Mesotelioma 40 152 124 103 121 92 123 128 92 85 116 116 105 89 Altre malattie 39 203 36 51 71 94 63 47 61 63 61 82 79 130 TOTALE malattie segnalate agli SPISAL 1.914 2.196 2.278 2.030 1.941 1.797 1.885 1.788 1.722 1.837 1.898 1.942 1.964 1.971 Totale malattie denunciate ad INAIL 2.155 2.545 2.448 2.072 1.987 2.024 1.858 1.899 1.987 2.120 2.352 2.241 2.294 n.d. 7 ALLEGATOA alla Dgr n. 1120 del 25 agosto 2015 pag. 8/158 Figura 4 – Malattie segnalate agli SPISAL e totale denunciate all’INAIL per anno. Regione Veneto. 3.000 2.500 2.000 1.500 1.000 500 0 2000 2001 2002 2003 2004 2005 2006 2007 2008 2009 2010 2011 2012 2013 TOTALE malattie segnalate agli SPISAL Totale malattie denunciate ad INAIL 8 ALLEGATOA alla Dgr n. 1120 del 25 agosto 2015 pag. 9/158 Figura 5 – Malattie segnalate agli SPISAL per anno e tipo malattia. Regione Veneto. MP segnalate agli SPISAL - Veneto 2.500 2.000 1.500 1.000 500 0 2000 2001 2002 2003 2004 2005 2006 2007 2008 2009 2010 2011 2012 2013 Ipoacusia Dermatite Respiratorie (escl. tumori) Muscolo scheletriche Altri tumori (escluso Mesotelioma) Mesotelioma Altre malattie 9 ALLEGATOA alla Dgr n. 1120 del 25 agosto 2015 pag. 10/158 PARTE SECONDA Il Comitato Regionale di Coordinamento nel quadro istituzionale del Piano Nazionale Prevenzione e del D.Lgs. 9 aprile 2008, n. 81 10

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1120 del 25 agosto 2015 pag. 1/158 Regioni (e formalizzato nel DPCM 17.12.2007), sono di pervenire ad un utilizzo efficace ed appropriato delle.
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